A
volte le cose che accadono per caso sono anche le migliori. Forse
perché non ci si aspetta nulla di che. Il rapporto tra me e questo
libro cade proprio in questa categoria. Lo comprai, a caso, due anni
fa. E amore fu.
A
primo acchito può sembrare una storia semplice. Una specie di
Cenerentola dei giorni nostri in salsa queer. Ragazzo povero accetta
lavoro come ‘governante’ nella magione di un riccone, se ne
innamora e vissero tutti felici e contenti. Sì, all’apparenza, ma
non serve grattare poi molto la superficie per vedere che sotto c'è
molto di più. Enfasi sulla parola molto.
Jake
è un ragazzo che ha rinunciato a molte cose nell’arco della sua
relativamente breve e complicata vita. Non che se ne lamenti, anzi,
prende tutto quello che la vita gli mette davanti con una
determinazione e un senso del dovere non indifferenti. Jake è il più
grande di quattro fratelli, tre sorelle minori avute da tre
differenti padri e lui per la precisione. Ha una madre con una grossa
dipendenza dal gioco e dall'alcool. A nove anni si occupava delle
sorelle minori come se ne fosse lui la madre. Le ha cambiate, lavate,
vestite, nutrite, spedite a scuola. Ha perso giorni e giorni di
scuola quando erano ammalate. Ha sempre lavorato, fin da piccolo, per
portare soldi a casa, levandosi – letteralmente – il pane dalla
bocca per sfamare le sorelle. Quando sono cresciute, Jake le ha fatte
studiare così tanto che ora la sorella di mezzo si sta per laureare
e la più piccola, Maria, è all’ultimo anno di liceo e ha una
carriera universitaria davanti a sé.
Per
un po' le cose a Jake sono anche girate bene. Aveva un buon lavoro,
un appartamento e perfino una macchina. Ma poi la sfiga ha iniziato a
bussare alla sua porta e le cose sono precipitate sempre di più. Ha
perso il lavoro, cambiato casa e venduto la macchina. Ma il nostro
eroe non si è perso d’animo. Ora lavora ogni giorno dalle nove
alle tre come governante e due sere a settimana più i week-end in un
bar come tuttofare.
E
Patrick, o come lo chiamerà Jake prendendolo affettuosamente in
giro, Patti-cake? Lui è cieco dalla nascita a causa della dedizione
materna alle droghe anche in gravidanza. Viene abbandonato in
ospedale e ha la fortuna di venir adottato da Max, un facoltoso e
influente uomo che non ha mai sentito la necessità di una relazione
stabile, ma che a un certo punto ha sentito il bisogno di una
discendenza. Patrick è l’uomo giusto al momento giusto. A Max non
è mai importato nulla della cecità di Patrick e lo ha educato e
cresciuto nel migliore dei modi. Ha potuto frequentare le scuole
migliori prendendo un dottorato in chimica. Sì, Patti-cake fa un
lavoro che per me (nerd chimica) è un sogno: è un naso. Essere naso
è un dono di pochi, è una di quelle persone che riescono a
percepire qualsiasi odore e riconoscerlo fra mille; queste persone
sono estremamente preziose nel settore cosmetico e soprattutto nella
preparazione di profumi.
Non
è che sia tutto oro ciò che luccica nella vita di Patrick. Come lui
stesso dice ha molte più difficoltà nell’interazione con il
prossimo rispetto a una persona “normale”, e da adolescente
essere cieco e gay gli ha creato non pochi problemi nella ricerca di
un po' di calore. Poi, quando finalmente crede di aver trovato quella
persona, questi si rivela un cretino che gli fa diminuire ancora di
più la fiducia in sé e nel rapportarsi col prossimo, dicendogli di
vergognarsi a dover uscire con uno come Patrick.
Come
datore di lavoro Patrick è una persona molto esigente, un po' per
pignoleria e un po' per obbligo logistico. Vuole che le cose vengano
messe esattamente dove lui dice, che la spesa venga etichettata e
riposta nel suo posto. E la cosa ha anche un senso dato che, da non
vedente, non può sapere dove sono le cose se prima la cosa non è
decisa da lui a tavolino. A causa di questa pignoleria il numero di
governanti che hanno lavorato per Patrick sono un numero importante,
inversamente proporzionale alla durata dei loro incarichi. Jake è
l’ultimo di questa lista.
Le
interazioni tra datore di lavoro e impiegato, almeno fino al momento
di svolta, avvengono tramite bigliettino. Patrick ogni mattina ne
lascia uno in lavanderia in cui c'è scritto quello che vuole venga
fatto nell’arco della giornata. Le prime volte Jake svolge solo le
sue mansioni, poi inizia a rispondergli e da quel momento nasce uno
scambio di battute e di interazioni tali che fanno pensare a Jake che
il suo datore di lavoro sia il suo Patrick. Pur non avendolo
mai visto.
Poi,
un giorno, Patrick sta male, ha febbre e raffreddore, e un naso
tappato non serve a un naso di mestiere. E fu così che Jake conobbe
Gregor, il cane guida di Patrick e il suo padrone. Semi nudo. Che
girovaga febbricitante per casa come uno zombie. Zombie ma figo.
Da
quel momento tra i due nasce un sincero rapporto di amicizia prima e
amore poi. Perché Jake non lo ha mai trattato come un invalido, o
come uno fatto di cristallo. No, Jake ha fatto quello che ha sempre
fatto per tutta la sua vita con le persone che lo circondavano e a
cui teneva: ha adattato la sua vita alla situazione corrente.
Questa
non è solo una storia di due persone che si conoscono, si piacciono,
si frequentano e vivono felici e contenti. È la dimostrazione che la
dedizione, la costanza e l’affetto possono dove molto ha fallito. È
la dimostrazione dell’amore di un ragazzo per la sua famiglia.
La
descrizione che la madre di Jake da a Patrick del figlio secondo me è
molto bella e spiega a perfezione come sia Jake:
[...]
“Ho sempre pensato a Jake come a un pianeta. So che può
sembrare strano, ma cercherò di spiegartelo. Un pianeta gira attorno
al sole. Il sole si limita a restarsene lì e non fa niente, mentre
il pianeta fa tutto il lavoro, ruotando costantemente attorno a esso.
Per me, le ragazze sono il sole e Jake gira senza sosta attorno a
loro. La sua vita è dedicata a loro. Non fraintendermi, non che sia
inferiore, è solo che lui è un pianeta e quindi è differente. Ha
bisogno di girare attorno a qualcosa. Senza il sole, non riceve la
luce; senza sole, verrebbe semplicemente scagliato nello spazio. Il
sole lo tiene ancorato.” [...]
È
anche la storia di una madre persa, una madre che sa di non
aver fatto nulla per i figli se non creare casini, sa di non valere
niente e che se tutto non è andato a catafascio è solo grazie a
Jake. Ma è anche una madre che ha capito i suoi errori e fa al
figlio il regalo più prezioso. Un regalo che mai avrebbe immaginato
di poter ricevere.
Questa
è la storia di due persone diverse, con un background famigliare
diverso, ma che si rispettano e completano a vicenda. Patrick da a
Jake un futuro, quello che ha sempre voluto fare nella vita, gli dà
una casa, amore, sostegno e comprensione. Dal canto suo Jake da a
Patti-cake la libertà. La libertà di vivere, finalmente, la propria
vita. La libertà di viaggiare, perché sa che i suoi occhi – il
nostro Jacob – penseranno alla sua sicurezza. La libertà della
normalità, perché sa che non verrà preso in giro se per sbaglio
rovescerà un bicchiere. La libertà di non preoccuparsi della sua
cecità perché nel grande schema delle cose non è così importante;
certo è un impedimento, ma non una montagna insormontabile.
Ma
è soprattutto la storia di un ragazzo che ama le proprie sorelle e
la propria madre, di un fratello che fa di tutto per gli altri, che
si piega agli altrui voleri ma che non si fa mettere i piedi in
testa. Che appena qualcuna delle sorelle alza un po' la cresta fa
recitare loro la verità.
Sei
il miglior fratello maggiore di tutto il mondo. Sei forte e bello e
intelligente e sagace. E hai sempre ragione. Non avrei potuto
chiedere un fratello migliore di te e questa è La Verità.
È
per questo che il mio voto è di 5
arcobaleni.
P.S.
Devo specificare che questo libro l'ho letto in inglese, quindi il
nomignolo Patti-Cake sarà diverso nella versione italiana. Peccato,
perché preferisco di gran lunga l'originale alla traduzione.
May
the
multicolor
be
with
you
***
l'ho appena letto e devo dire che sono assolutamente d'accordo con la tua opinione ...è veramente molto bello... i due protagonisti diversi tra loro per esperienze di vita si completano .... anche io sono rimasta colpita dalle parole della madre di Jake, profonde e dolcissime che lo rappresentano perfettamente ...bello davvero
RispondiEliminal'ho appena letto e devo dire che sono assolutamente d'accordo con la tua opinione ...è veramente molto bello... i due protagonisti diversi tra loro per esperienze di vita si completano .... anche io sono rimasta colpita dalle parole della madre di Jake, profonde e dolcissime che lo rappresentano perfettamente ...bello davvero
RispondiEliminaOooooow, devo assolutamente aggiungerlo alla mia wishlist! *^* Sarà sicuramente una delle mie prossime letture!!
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