22 apr 2016

CinderellaRecensione: "Storia segreta di un gay a pagamento" di T. Baggins.








Storia segreta di un gay a pagamento. Dal titolo pensavo di trovarmi tra le mani il classico romanzetto pieno di stereotipi e luoghi comuni che sembrano vendere tanto, negli ultimi tempi, ma ho avuto la fortuna di ricredermi.

Andrew è un aspirante attore trasferitosi a New York per stare vicino alla sorella malata di cancro. Tutti sappiamo quanto sia cara la vita in una grande città, dovendo per giunta pagare le cure e l’assistenza a una sorella che è gravemente malata. Quando risulta evidente ad Andrew che i soldi stanno finendo e che la sua carriera di attore non sembra andare in nessuna direzione, decide suo malgrado di accettare un lavoro come accompagnatore, offertogli da un vicino di casa. Nessun problema, se non per il piccolo dettaglio che Andrew dovrà intrattenere uomini e lui è assolutamente etero. Non solo, ma ha anche un grande rifiuto dell’omosessualità da quando ha scoperto suo padre fare sesso con il suo insegnante di inglese. Ma l’incontro con un cliente sembra cambiare le carte in tavola e fargli capire che la sua non è proprio paura dell’omosessualità…

Va bene, lo ammetto, la trama non è delle più originali. Forse vi ricorderà un po’ Pretty woman versione gay, non è vero? In effetti direi che è così, ma questa è solo una parte di ciò che la storia di T. Baggins ci presenta.
Le prime tematiche che ci vengono proposte sono molto comuni nella vita di ognuno di noi: la crisi e la malattia. Andrew, come vi dicevo, è un aspirante attore ma non riesce a trovare un ingaggio né in quel settore, né in altri e per assistere la sorella malata servono soldi. Molti soldi, per pagare le bollette, l’affitto e le terapie di cui Marie ha bisogno. Rendendosi conto di non farcela, Andrew decide di accettare un lavoro che non solo è difficile, ma lo costringe a scendere a compromessi con quelli che sono i suoi ideali.

Continuò a fissare lo schermo, non sapendo bene se stesse scrivendo una lettera, un diario o una confessione a Marie. Un giorno, le avrebbe raccontato tutto: le difficoltà che aveva avuto ad affermarsi sulla scena teatrale newyorkese, la sua determinazione a non lasciarla indietro, e la sua breve e inaspettata esperienza come accompagnatore. Un giorno, quando lei sarebbe stata meglio e lui avrebbe avuto la forza di trasformare quella storia in un aneddoto divertente e un po’ surreale, invece che in una pietosa ammissione instillata dal senso di colpa...
Non sono preoccupato, continuò a scrivere, stringendo le labbra e prendendo un profondo respiro. Wasserman mi ha assicurato che questa è una cosa completamente diversa dal porno gay. Non dovrò fare nulla,eccetto forse un abbraccio e un bacio. Ho già baciato dei ragazzi durante le lezioni di recitazione. Non significa nulla.

I primi lavori che vengono affidati a Andrew sono piuttosto semplici e, essendo lui un attore, di facile svolgimento. Specialmente quando conosce Cormac, un giovane e affascinante politico con il quale sembra avere da subito un feeling particolare. Ben presto però si trova a dover ricoprire un ruolo ben più difficile di quelli a cui è abituato. Non tutti coloro che fanno ricorso ai servizi dell’agenzia per cui lavora desiderano semplice compagnia e Andrew finisce in un giro pericoloso. Serate in cui si fa uso di droghe e si pratica BDSM, che però gli fanno scoprire cose di se stesso che aveva ignorato fino a quel momento.

Continuava a ripetersi che il suo orgasmo era stato inevitabile, una risposta istintiva del sistema nervoso. Qualunque uomo sarebbe venuto con una bocca calda ed esperta stretta intorno al proprio membro.

Ma ciò che non si aspetta davvero è il legame che si sta creando tra lui e Cormac, il politico che deve nascondere al mondo la sua vera natura a causa.. beh, della politica stessa. Sapete tutti come funziona.
Intrappolato tra quello che vorrebbe fare e quello che deve fare, la famiglia, l’amore, la malattia della sorella e le nuove scoperte su stesso, Andrew dovrà prendere delle decisioni importanti e subire alcuni brutti colpi. E Cormac uscirà allo scoperto o si arrenderà a ciò che la società e la politica vogliono?

Che dire? Questo romanzo è davvero un calderone di temi importanti ed emozioni e posso affermare con certezza che la lettura è stata piacevole. Andrew è un bel personaggio, ma soprattutto è ben descritto dall’autrice, che riesce a far sì che il lettore ne colga le numerose sfumature. Cormac ci da la possibilità di entrare in un mondo che ho sempre considerato alieno: quello della politica e dei compromessi a cui bisogna giungere per farne parte.
Ma parliamo anche di Marie: è malata di cancro e il suo personaggio è secondo me più realistico di molti altri che ho incontrato in altre letture, pur con la stessa problematica. Marie non è super positiva, non è Miss Saggezza. Marie è umana. E’ senz’altro una ragazza forte, ma ne vediamo anche il lato triste e disperato per quello che le sta succedendo. L’autrice ci permette di vedere uno spaccato di vita vero e duro, senza filtri, senza censure. Personalmente l’ho apprezzato parecchio.
Così come trovo positivo il modo in cui è stato affrontato il racconto del nuovo mestiere di Andrew, non nascondendo ciò che c’è di brutto ma senza neppure lasciar spazio ai giudizi negativi che potremmo facilmente affibbiare a chi intraprende questa strada.

Mi è piaciuta la narrazione fluida e non priva di senso dell’umorismo, cosa per me fondamentale per non rendere un libro un mattone illeggibile (e se ne trovano). Un punto a sfavore lo do al titolo: Storia di un gay a pagamento. Il richiamo alla serie tv La vita segreta di una teenager americana non è certo molto originale e risulta a mio parere fuorviante rispetto alla bellezza del libro. Forse il titolo originale – Fifteen shades of gay (for pay) - è un po’ meglio, ma non molto.
Concludendo, aggiudico a Storia segreta di un gay a pagamento quattro stelline e mezzo e ve lo consiglio.




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