Storia
segreta di un gay a pagamento. Dal titolo
pensavo di trovarmi tra le mani il classico romanzetto pieno di
stereotipi e luoghi comuni che sembrano vendere tanto, negli ultimi
tempi, ma ho avuto la fortuna di ricredermi.
Andrew
è un aspirante attore trasferitosi a New York per stare vicino alla
sorella malata di cancro. Tutti sappiamo quanto sia cara la vita in
una grande città, dovendo per giunta pagare le cure e l’assistenza
a una sorella che è gravemente malata. Quando risulta evidente ad
Andrew che i soldi stanno finendo e che la sua carriera di attore non
sembra andare in nessuna direzione, decide suo malgrado di accettare
un lavoro come accompagnatore, offertogli da un vicino di casa.
Nessun problema, se non per il piccolo dettaglio che Andrew dovrà
intrattenere uomini e lui è assolutamente etero. Non solo, ma ha
anche un grande rifiuto dell’omosessualità da quando ha scoperto
suo padre fare sesso con il suo insegnante di inglese. Ma l’incontro
con un cliente sembra cambiare le carte in tavola e fargli capire che
la sua non è proprio paura dell’omosessualità…
Va
bene, lo ammetto, la trama non è delle più originali. Forse vi
ricorderà un po’ Pretty woman
versione gay, non è vero? In effetti direi che è così, ma questa è
solo una parte di ciò che la storia di T. Baggins ci presenta.
Le
prime tematiche che ci vengono proposte sono molto comuni nella vita
di ognuno di noi: la crisi e la malattia. Andrew, come vi dicevo, è
un aspirante attore ma non riesce a trovare un ingaggio né in quel
settore, né in altri e per assistere la sorella malata servono
soldi. Molti soldi, per pagare le bollette, l’affitto e le terapie
di cui Marie ha bisogno. Rendendosi conto di non farcela, Andrew
decide di accettare un lavoro che non solo è difficile, ma lo
costringe a scendere a compromessi con quelli che sono i suoi ideali.
Continuò
a fissare lo schermo, non sapendo bene se stesse scrivendo una
lettera, un diario o una confessione a Marie. Un giorno, le avrebbe
raccontato tutto: le difficoltà che aveva avuto ad affermarsi sulla
scena teatrale newyorkese, la sua determinazione a non lasciarla
indietro, e la sua breve e inaspettata esperienza come
accompagnatore. Un giorno, quando lei sarebbe stata meglio e lui
avrebbe avuto la forza di trasformare quella storia in un aneddoto
divertente e un po’ surreale, invece che in una pietosa ammissione
instillata dal senso di colpa...
Non
sono preoccupato, continuò a scrivere, stringendo le labbra e
prendendo un profondo respiro. Wasserman mi ha assicurato che questa
è una cosa completamente diversa dal porno gay. Non dovrò fare
nulla,eccetto forse un abbraccio e un bacio. Ho già baciato dei
ragazzi durante le lezioni di recitazione. Non significa nulla.
I
primi lavori che vengono affidati a Andrew sono piuttosto semplici e,
essendo lui un attore, di facile svolgimento. Specialmente quando
conosce Cormac, un giovane e affascinante politico con il quale
sembra avere da subito un feeling particolare. Ben presto però si
trova a dover ricoprire un ruolo ben più difficile di quelli a cui è
abituato. Non tutti coloro che fanno ricorso ai servizi dell’agenzia
per cui lavora desiderano semplice compagnia e Andrew finisce in un
giro pericoloso. Serate in cui si fa uso di droghe e si pratica BDSM,
che però gli fanno scoprire cose di se stesso che aveva ignorato
fino a quel momento.
Continuava
a ripetersi che il suo orgasmo era stato inevitabile, una risposta
istintiva del sistema nervoso. Qualunque uomo sarebbe venuto con una
bocca calda ed esperta stretta intorno al proprio membro.
Ma
ciò che non si aspetta davvero è il legame che si sta creando tra
lui e Cormac, il politico che deve nascondere al mondo la sua vera
natura a causa.. beh, della politica stessa. Sapete tutti come
funziona.
Intrappolato
tra quello che vorrebbe fare e quello che deve fare, la famiglia,
l’amore, la malattia della sorella e le nuove scoperte su stesso,
Andrew dovrà prendere delle decisioni importanti e subire alcuni
brutti colpi. E Cormac uscirà allo scoperto o si arrenderà a ciò
che la società e la politica vogliono?
Che
dire? Questo romanzo è davvero un calderone di temi importanti ed
emozioni e posso affermare con certezza che la lettura è stata
piacevole. Andrew è un bel personaggio, ma soprattutto è ben
descritto dall’autrice, che riesce a far sì che il lettore ne
colga le numerose sfumature. Cormac ci da la possibilità di entrare
in un mondo che ho sempre considerato alieno: quello della politica e
dei compromessi a cui bisogna giungere per farne parte.
Ma
parliamo anche di Marie: è malata di cancro e il suo personaggio è
secondo me più realistico di molti altri che ho incontrato in altre
letture, pur con la stessa problematica. Marie non è super positiva,
non è Miss Saggezza. Marie è umana. E’ senz’altro una ragazza
forte, ma ne vediamo anche il lato triste e disperato per quello che
le sta succedendo. L’autrice ci permette di vedere uno spaccato di
vita vero e duro, senza filtri, senza censure. Personalmente l’ho
apprezzato parecchio.
Così
come trovo positivo il modo in cui è stato affrontato il racconto
del nuovo mestiere di Andrew, non nascondendo ciò che c’è di
brutto ma senza neppure lasciar spazio ai giudizi negativi che
potremmo facilmente affibbiare a chi intraprende questa strada.
Mi
è piaciuta la narrazione fluida e non priva di senso dell’umorismo,
cosa per me fondamentale per non rendere un libro un mattone
illeggibile (e se ne trovano). Un punto a sfavore lo do al titolo:
Storia di un gay a pagamento.
Il richiamo alla serie tv La vita segreta di
una teenager americana non è certo molto
originale e risulta a mio parere fuorviante rispetto alla bellezza
del libro. Forse il titolo originale – Fifteen
shades of gay (for pay) - è un po’ meglio,
ma non molto.
Concludendo,
aggiudico a Storia segreta di un gay a
pagamento quattro stelline e mezzo e ve lo
consiglio.
***
Nessun commento:
Posta un commento