30 mar 2016

BubbaRecensione: "Silent Love" di Gaby Crumb.


SCHEDA LIBRO QUI




Avvertenze: Se volete un protagonista deciso, forte, senza macchie e senza paure, questo libro non fa per voi, perché parliamo di un viaggio alla scoperta delle proprie paure e non sempre si è pronti ad affrontarle.

Gaby Crumb ormai sta diventando per il panorama italiano degli M/M quello che Andrew Grey è per l'America, ovvero la certezza di leggere uno vero romance a tematica gay. In “Silent Love” affronta il tema assai ostico e difficile della paura del coming out. È uno tra gli ostacoli più difficili per un giovane omosessuale, dopo l'aver accettato la propria natura sessuale, e il mondo esterno, il web, le culture e i pregiudizi raramente lo rendono facile.

Dylan è un giovane universitario velato, il cui volere è continuare a nascondere il proprio io alla famiglia, per paura di un rifiuto o peggio. Finalmente riesce a trovare conforto dalla preoccupazione per un possibile coming out, quando, attraverso un sito di incontri, fa la conoscenza di Jay, altro giovane gay velato. I due instaurano subito un forte legame di amicizia, basato sopratutto sulla loro situazione similare, ma la passione latente tra i due è palpabile in ogni capitolo.

La loro relazione ha un iter fatto di gradini molto distanziati tra loro, quindi non aspettatevi la classica scena da amore a prima vista, anche perché non sarebbe funzionale alla storia. Anche quando si arriverà alla resa dei conti finale, al momento in cui Dylan dovrà tirare la testa fuori dalla sabbia per non perdere il proprio amore, non aspettatevi scene eclatanti e climax da film drammatico, perché non dobbiamo focalizzarci su singole scena ma sull'intera storia.
Dylan e Jay rappresentano entrambi la difficile vita di ragazzi omosessuali alle prese con il mondo esterno, ma in maniera diversa.

Mentre Jay rappresenta la difficoltà di affrontare il coming out in una famiglia che ti rifiuta e il dover scendere a patti con la propria natura, pur rimanendo fieri di se stessi, Dylan rappresenta la lotta interiore. I dubbi, le paure, a volte anche la vigliaccheria, possono essere la propria tortura personale quando si aggiungono a una persona insicura che ha appena scoperto se stessa.
Ho apprezzato davvero molto le differenze e le similarità tra questi due personaggi, perché attraverso la penna dell'autrice ci mostrano nella loro interezza una tematica lontana da molti lettori.

Per quanto riguarda la storia, come ho detto precedentemente, si tratta di un viaggio con stalli e azioni concitate, quindi non va letto come il racconto di una situazione particolare in un punto specifico nella vita dei personaggi della storia, ma come un vero e proprio percorso di formazione ispirato a quelli delle fiabe classiche.
Purtroppo la narrazione ne risente leggermente, per quanto riguarda la velocità del susseguirsi delle azioni e i tempi morti sono molteplici, rendendo ostica la lettura per coloro che amano la dinamicità in un libro.

Questa opera non è la mia preferita dell'autrice, ma sicuramente non mi ha delusa. Assegno a “Silent Love” quattro arcobaleni accompagnati da tanta fiducia nel settore italiano degli M/M.


Morsi&Stritolamenti da Bubbetta.

***

Nessun commento:

Posta un commento