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Avvertenze:
Se volete un protagonista deciso, forte, senza macchie e senza paure,
questo libro non fa per voi, perché parliamo di un viaggio alla
scoperta delle proprie paure e non sempre si è pronti ad
affrontarle.
Gaby
Crumb ormai sta diventando per il panorama italiano degli M/M quello
che Andrew Grey è per l'America, ovvero la certezza di leggere uno
vero romance a tematica gay. In “Silent Love” affronta il tema
assai ostico e difficile della paura del coming out. È uno tra gli
ostacoli più difficili per un giovane omosessuale, dopo l'aver
accettato la propria natura sessuale, e il mondo esterno, il web, le
culture e i pregiudizi raramente lo rendono facile.
Dylan
è un giovane universitario velato, il cui volere è continuare a
nascondere il proprio io alla famiglia, per paura di un rifiuto o
peggio. Finalmente riesce a trovare conforto dalla preoccupazione per
un possibile coming out, quando, attraverso un sito di incontri, fa
la conoscenza di Jay, altro giovane gay velato. I due instaurano
subito un forte legame di amicizia, basato sopratutto sulla loro
situazione similare, ma la passione latente tra i due è palpabile in
ogni capitolo.
La
loro relazione ha un iter fatto di gradini molto distanziati tra
loro, quindi non aspettatevi la classica scena da amore a prima
vista, anche perché non sarebbe funzionale alla storia. Anche quando
si arriverà alla resa dei conti finale, al momento in cui Dylan
dovrà tirare la testa fuori dalla sabbia per non perdere il proprio
amore, non aspettatevi scene eclatanti e climax da film drammatico,
perché non dobbiamo focalizzarci su singole scena ma sull'intera
storia.
Dylan
e Jay rappresentano entrambi la difficile vita di ragazzi omosessuali
alle prese con il mondo esterno, ma in maniera diversa.
Mentre
Jay rappresenta la difficoltà di affrontare il coming out in una
famiglia che ti rifiuta e il dover scendere a patti con la propria
natura, pur rimanendo fieri di se stessi, Dylan rappresenta la lotta
interiore. I dubbi, le paure, a volte anche la vigliaccheria, possono
essere la propria tortura personale quando si aggiungono a una
persona insicura che ha appena scoperto se stessa.
Ho
apprezzato davvero molto le differenze e le similarità tra questi
due personaggi, perché attraverso la penna dell'autrice ci mostrano
nella loro interezza una tematica lontana da molti lettori.
Per
quanto riguarda la storia, come ho detto precedentemente, si tratta
di un viaggio con stalli e azioni concitate, quindi non va letto
come il racconto di una situazione particolare in un punto specifico
nella vita dei personaggi della storia, ma come un vero e proprio
percorso di formazione ispirato a quelli delle fiabe classiche.
Purtroppo
la narrazione ne risente leggermente, per quanto riguarda la velocità
del susseguirsi delle azioni e i tempi morti sono molteplici,
rendendo ostica la lettura per coloro che amano la dinamicità in un
libro.
Questa
opera non è la mia preferita dell'autrice, ma sicuramente non mi ha
delusa. Assegno a “Silent Love” quattro arcobaleni accompagnati
da tanta fiducia nel settore italiano degli M/M.
Morsi&Stritolamenti da Bubbetta.
***
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