26 mar 2016

Recensione: "Training season - la stagione dell'allenamento" di Leta Blake.



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RECENSIONE

Quando la nostra amata – ma anche no! - Boss mi ha affidato questo romanzo, lo ha fatto senza darmi indicazioni sulla trama. Io ho visto che era edito Triskell e sono andata sul sicuro: sarà di certo stupendo! Poi ho dato un'occhiata alla sinossi e... BDSM! Noooooooooooooooooooooo!
Avete capito bene: non mi piace il BDSM. O forse dovrei dire che non ho mai trovato nessun romanzo che mi piacesse?
D'altro canto, dopo solo tre pagine ho trovato questa citazione:

«Lo capisci che vuole solo farmi diventare il suo cucciolo, vero? Potrebbe essere tutta una tattica malata per farmi rimanere da solo con lei nel bel mezzo della foresta. Potrebbe finire come in quel romanzo di Stephen King. Vuole rapirmi e farmi diventare il suo pattinatore personale! Mi costringerà a esibirmi solo ed esclusivamente per lei! Se non lo farò, mi taglierà un piede.»

Insomma, è King! Ho deciso di correre il rischio e buttarmi nel romanzo.

Matty è uno dei migliori pattinatori al mondo. Durante le ultime Olimpiadi si è fatto male e ora deve raggranellare abbastanza denaro per poter pagare allenatrice, coreografo, costumi e tutto ciò che gli serve per vincere la medaglia d'oro. Solo questo è importante: il gradino più alto del podio olimpico. Perché? Per la sua gloria personale e al tempo stesso per ripagare la sua famiglia di tutti i sacrifici che ha dovuto fare. Per raggiungere il suo obiettivo accetta di fare da house-sitter/custode alla casa di una sua ricca fan.
Dove? In qualche posto sperduto nel bel mezzo del Montana.
Matty è uno di quei gay tutto lustrini e gloss, e suda freddo all'idea delle camicie di flanella dei cowboy, ma come ho detto è disposto a tutto per la sua carriera.

È qui che incontra Rob, il suo sexy vicino di casa, allevatore e padre di un ragazzino particolarmente dotato nel pattinaggio. Credete che, con un figlio, Rob sia etero? Beh, di certo Matty lo crede! È un bel colpo, per lui, scoprire che si sbaglia, e di grosso.

La loro relazione si sviluppa senza grossi scossoni. Non ci sono i tipici drammi da romance, ma questo succede solo perché il loro è un amore a termine: Matty rimarrà alcuni mesi, per poi ripartire e dedicarsi alla sua carriera.
A mano a mano che cresce il suo amore per Rob, cresce anche il panico all'idea di lasciarlo. Specie quando il bel vicino sfodera sul ragazzo le sue arti da Dom, liberando Matty della convinzione di non meritare la vittoria – almeno per un po'.

Matty si sentiva come se il suo corpo fosse andato in mille pezzi e poi fosse stato ricomposto. Stava quasi per chiedere se si vedevano le cuciture. Gli altri l’avrebbero saputo?Dandogli una sola occhiata, avrebbero capito che era stato ricreato dal nulla?

Questo è un romanzo lungo, che si prende i suoi tempi per arrivare dove vuole. È anche complesso, pieno di temi che vanno al di là della semplice storia d'amore.
La carriera di Matty come pattinatore, che è a tanto così dall'ossessione, e tutto ciò che questo comporta: gli allenamenti massacranti, i dolori, il digiuno costante, la perdita di una vita al di fuori del ghiaccio. La dieta severissima, in particolare, è stata una sorpresa: vedere questo sportivo, che dovrebbe essere l'epitome di vita salutare, che si affama e vede in modo completamente distorto il proprio corpo.
La psicologia dei due personaggi: Rob che cerca di aiutare gli altri a guarire, con tutte le armi che ha, comprese corde e frustini, e Matty, che definirlo un casino è riduttivo. È lui il narratore della storia, e forse proprio per questo colpisce di più.
E infine lui, il BDSM, mio dramma personale.

Vedete, di solito nei classici romanzi con BDSM, siano essi M/M o M/F, si passa da 0 a sonda uretrale nel giro di 20 pagine. E a me non piace! Se si parlasse di sub “professionisti” potrei capirlo. Ma tu, persona che fino a ieri stava benissimo con i rapporti vaniglia, non puoi avere un orgasmo alla sola idea di un plug anale!
Questo romanzo non è così. C'è una lentissima progressione nel BDSM, partendo dal semplice sesso rude, per arrivare a scene da brividi. Non entro nello specifico, dovete leggere. Vi dico solo che prima, nella mia mente, non ho mai dato la sufficienza a un romance BDSM, e invece a “La stagione dell'allenamento” assegno 4 arcobaleni e mezzo!
Da un lato un romanzo difficile, che parla di perdere l'amore per inseguire il proprio sogno, e pregare che questo sogno non si tramuti in incubo, e dall'altro un esempio magistrale di come si dovrebbe affrontare il BDSM nei romanzi: a piccoli passi, lasciando il tempo ai personaggi per abituarsi al marasma di cose che lo scrittore gli fa fare.



Pinkie

***

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