21 mar 2016

RainbowRecensione in anteprima: "Inarrestabile" di Mary Calmes.

SteamrollerITLG

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Bentrovati con la rubrica “Calmes, un po' ti amo e un po' ti odio”. Andiamo a vedere da che parte pende l’ago della bilancia.
Vince è uno studente universitario che vuole prendere una laurea in ingegneria-biologia-genetica per creare una pianta che eliminerà la fame del mondo. Una specie di miss Italia, ma intelligente e risoluto. E maschio.
Il ragazzo viene da una famiglia idilliaca: all’ultimo anno del liceo, viene serenamente scaricato da madre e patrigno e si stabilisce dalla famiglia di Matt, suo migliore amico. La versione ufficiale è che, causa lavoro, si devono trasferire e, non volendo far cambiare scuola al figlio l’anno del diploma, danno la patria potestà ai genitori di Matt. La versione ufficiosa è che Vince ha fatto coming out e i genitori gli hanno augurato di finire all’inferno, se non si fosse pentito di essere un abominio. Simili genitori è meglio perderli che trovarli, anche perché i genitori di Matt sono l’esatto opposto e lo sosterranno sempre.

Giunti all’università Matt, che doveva condividere un mini appartamento con Vince, conosce una ragazza e si trasferisce da lei, mollando a Vince tutte le spese di casa. Così il povero Vince si ritrova a dover studiare e lavorare full time in una copisteria. È scorbutico, saccente, caustico e sempre con la risposta pronta.

Il coprotagonista, o meglio, quello che sarà il lui di Vince, lo conosciamo una sera, quando si presenta in copisteria all’ultimo minuto per farsi stampare il materiale che, il mattino dopo, avrebbe dovuto consegnare per un esame. Se state pensando “ma svegliarti prima ti pareva così brutto?” avrete espresso lo stesso pensiero di Vince, che lo mette alla porta consigliandogli di andare in un’altra copisteria, aperta tutta notte, e sperare che almeno loro abbiano un po' di tempo. Il lui in questione è Carson.

Descritto da tutti come super figo, super famoso, super ricco e super astro nascente del football. Di Carson non conosciamo idee, opinioni, sappiamo che è etero, però è un anno che sbava dietro a Vince. Tenta mai di avvicinarlo? No. Ha problemi col fatto che sbavi dietro a un uomo? No. Fa qualcosa per cambiare questa impasse che dura un anno? No. Almeno finché non lo bracca in un camerino e gli fa un’approfondito esame alla trachea. Con la lingua. E poi, anche se succedono cose che ridurrebbero frignante gente più grossa, più matura e più scafata, a lui va bene tutto, perché è innamorato di Vince e ora lui è suo.

Avete capito che l’ago della bilancia è teso spasmodicamente verso il “ti odio!!!!”. La lettura di per sé non è poi così malaccio, sono poche pagine e si fanno leggere volentieri. Certo, hanno lo spessore di un foglio A4, di quelli a grana fine, ma non è che si possa sempre e solo leggere libri profondi. No, non è per questo che non mi è piaciuto.
Non mi è piaciuto perché Mrs Calmes è ricaduta in uno dei suoi errori più comuni. Descrivere per filo e per segno uno dei due protagonisti, farlo apparire come un cavaliere nella sua scintillante armatura senza macchia e senza paura – anche se è un piccolo stronzetto pieno di sé – che tutti amano, vogliono e a cui fanno il filo, gay, etero o donne che siano e l’altro... Una bambola gonfiabile semovente che però, fatalità, è sempre quello a cui cambia la vita e che deve accollarsi i danni collaterali dello stare con Mr Perfezione.

È un errore che fa spesso è che mi manda ai pazzi. Ma forse è anche per questo che continuò a leggere i suoi libri, per vedere se alla lunga mi vincerà per sfinimento o se si renderà conto che forse, per rendere il rapporto un filo più paritario, sarebbe il caso di fare entrambi i protagonisti un po' più profondi.
Vi sconsiglio di leggerlo? Certo che no, però dovete prenderlo per quello che è: una lettura veloce e non impegnativa, scritta molto bene.
È per questo che, con mio sommo dispiacere, questa coppia, ma soprattutto Vince, si meritano 3 arcobaleni.



May the multicolor be with you


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