E
così il nostro viaggio nei lustrini si è concluso, miei cari
rainbow-adepti! Sabato è giunto, e con lui l'ultimo articolo. Una
chicca, qualcosa di speciale che in molti stanno aspettando con
ansia. Tanta ansia...
SINOSSI:
Do you believe in love at first sight?
Sanford
Stewart sure doesn’t. In fact, he pretty much believes in the exact
opposite, thanks to the Homo Jock King. It seems Darren Mayne lives
for nothing more than to create chaos in Sandy’s perfectly ordered
life, just for the hell of it. Sandy despises him, and nothing will
ever change his mind.
Or
so he tells himself.
It’s
not until the owner of Jack It—the club where Sandy performs as
drag queen Helena Handbasket—comes to him with a desperate
proposition that Sandy realizes he might have to put his feelings
about Darren aside. Because Jack It will close unless someone can
convince Andrew Taylor, the mayor of Tucson, to keep it open.
Someone
like Darren, the mayor’s illegitimate son.
The
foolproof plan is this: seduce Darren and push him to convince his
father to renew Jack It’s contract with the city.
Simple,
right?
Wrong.
TRADUZIONE:
Credete
nell’amore a prima vista?
Sanford
Stewart di sicuro no. In realtà, crede praticamente nell’esatto
contrario, grazie al Homo Jock King (N.d.T. i Jocks sono quella
categoria di atleti belli, prestanti e perfetti, ma anche un po'
pieni di sé e pure scemi. Quindi è come se fosse Il Re di tutti gli
Omo-palestrati). Sembra che Darren Mayne viva quasi esclusivamente
per creare caos nella vita perfettamente ordinata di Sandy, solo per
il gusto di farlo. Sandy lo disprezza e niente gli farà cambiare
idea.
O
almeno così dice a sé stesso.
Ma
è solo quando il proprietario del Jack It - il club dove Sandy si
esibisce come la drag queen Helena Handbasket – non va da lui con
una proposta disperata, che Sandy si rende conto che potrebbe dover
mettere da parte i suoi sentimenti per Darren. Perché il Jack It
potrebbe chiudere, a meno che qualcuno non convinca Andrew Taylor, il
sindaco di Tucson, a tenerlo aperto.
Qualcuno
come Darren, il figlio illegittimo del sindaco.
Il
piano infallibile è questo: sedurre Darren e spingerlo a convincere
il padre a rinnovare il contratto tra il Jack It e la città.
Semplice,
vero?
Sbagliato.
Leggere
un libro di T.J. è sempre un’esperienza mistica. Sai in che stato
d’animo ti approcci alla lettura, ma non hai la più pallida idea
di come finirai.
Durante
la lettura di questo romanzo ho vissuto quasi tutte le fasi
emozionali
che una persona può passare nella sua vita. Tenerezza,
affetto, gioia, tristezza, incredulità e sono quasi morta per colpa
di una scena. Sì, la quasi morte era dovuta al fatto che avevo
febbre e raffreddore, quindi non ero in grado di respirare se non con
la bocca aperta, sembrando uno strano incrocio tra un molestatore
telefonico e Darth Vader. In una scena T.J. mi ha fatto talmente
ridere che stavo singhiozzando/tossendo/respirando tutto in un colpo,
sperimentando allo stesso tempo le gioie dell’asfissia. Però vi
assicuro che non si poteva NON ridere in quella scena! Come non si
può non rimanere affascinati dal modo sconclusionato, eclettico,
irriverente, dissacrante, intossicante, verboso, conturbante – la
smetto, va bene – di scrivere di T.J.
But
something I’ve never understood about the argument against gay
rights is how it has any effect on a straight person. Sanctity of
marriage? Don’t get gay married. Disgusted by gay sex? Don’t have
gay sex. Gay people having children? They’re not your children, so
why does it matter? How do gay people with equal rights affect your
life in any way, shape, or form?
Tornando
a monte. Il libro. L’ho adorato.
Vedete,
Sandy mi era stato simpatico da subito, dalla prima volta che ho
letto di lui in “Dimmi che è vero”. Questo ragazzo allampanato e
timido, che da ragazzino, nella fase peggiore della vita di chiunque,
l’adolescenza, si ritrova solo, senza più genitori, a dover
affrontare anche le certezze sulla sua sessualità. E poi la nascita
di Helena. Quella parte di Sandy che lo scherma dalle brutture del
mondo, quello scudo protettivo attorno al suo cuore che fa in modo
che tutto gli scivoli addosso e che niente lo ferisca dove è più
debole e malconcio.
Helena
Handbasket was my safe space, my persona I could slip into when I
needed to feel in charge, when I needed to be confident. Helena was
many things that Sandy was not: Daring and brave. Primal and sexual.
Funny and caustic. She could be witty and charming one moment and
completely scathing the next, depending upon her mood or what the
situation called for. Sandy Stewart was a tall, thin man with blond
hair, brown eyes, high cheekbones, and lines beginning to form around
his eyes no matter how much tightening cream he used. Ten years ago,
he was the boy next door. Now, he was just the older version of the
same.
I was her, but she wasn’t me, if that makes sense.
I was her, but she wasn’t me, if that makes sense.
Sì,
perché Sandy ha un desiderio che non dichiara apertamente nemmeno a
sé stesso per paura che, desiderandolo troppo, gli sfugga di mano e
non lo possa mai raggiungere. Quello che vogliamo tutti. L’amore.
Solo che Sandy vuole che qualcuno ami lui, il timido (ex) ragazzetto
che fatica a parlare con gli estranei, che si sente a suo agio solo
con la sua famiglia, e non la mangiatrice di uomini Helena. In
pratica la drag-versione di quello che diceva Rita Hayworth:
Ogni
uomo che ho conosciuto è andato a letto con Gilda... e si è
svegliato con me.
Ma
il cuore di Sandy ha un altro problema. Il fratello del ragazzo del
suo miglior amico. La sua nemesi. L’indiscusso Homo Jock King.
Darren.
Sandy
ODIA Darren con tutto il suo cuore ferito, lo odia! Perché Darren
non è bello, alto, prestante, muscoloso, con un ghigno in faccia da
levarglielo a forza di schiaffoni, o succhiandoglielo via a forza di
baci, no no no. Darren non è lì a vedere e sostenere Helena a ogni
singolo spettacolo, due volte alla settimana, ogni singola settimana
di anno in anno. No, ma Sandy odia Darren e Darren odia Sandy.
Giusto? Giusto?
Quindi,
quando si presenta l’occasione per aiutare il club e Mike chiede a
Sandy di sedurre Darren, per fare in modo che il di lui omofobo,
bigotto, schifoso traditore, padre garantisca la concessione al club
di rimanere aperto, Sandy non accetta subito se non per ripicca,
giusto? E Darren, che scopre subito il raggiro, visto che Sandy è
sempre Sandy e quindi blatera a vanvera e spiattella tutto prima
ancora di dire “ciao Dare”, accetta solo perché... Perché
accetta?
Regola.
Numero. 10. Una specie di regola n°1 del fight club modificata. Non
si parla del motivo della cosa mentre si fa la cosa
finché non sono pronto a parlare della cosa.
Ma
questa non è solo la storia di Sandy e Dare, perché non esiste un
Sandy senza un Paul che è ora legato a Vince. E non esisterebbe una
famiglia senza Matty e Larry e Nana, o Johnny Deep che continua a
urlare frasi ingiuriose verso Paul, ma che continua anche a cercare
di irretire Vince. E infine c'è Corey o Kori, a seconda di chi sia
presente in quel momento. Perché ci sono momenti della vita in cui
c'è Corey e momenti in cui Corey ha il disperato bisogno che la
situazione la prenda in mano Kori. E come non potrebbe Sandy, che ha
a che fare con Helena da una vita, non amare e accettare come facente
parte della famiglia uno come Corey?
Perché
questa è sì una pazza, sconclusionata, chiassosa, irriverente
storia d’amore, ma è anche e soprattutto una storia di
accettazione.
Sandy
da adolescente, dopo la morte dei genitori, viene accettato con gioia
e amore nella famiglia di Paul. Trucco e stranezze tutte, senza mai
un dubbio o un momento di esitazione. Viene accettato, quando ancora
non aveva l’età per farlo legalmente, sotto l’ala protettiva
della sua madrina drag nel Jack It. Qui Sandy si sente a casa e
finalmente, finalmente, se stesso appieno.
But
I still remember the shit I got being a skinny little faggot in high
school, that queer who liked to wear makeup who swished his hips too
much when he walked. Whose locker got vandalized with homophobic
slurs. Who had people walk all over him and look at him like he was
nothing but trash. So I know a bully when I see one, okay? Some
people grow up and change. Some don’t. The Darren Maynes of the
world don’t. He goes through his little twinks and spits them out
like they’re nothing, all the while showing everyone else he’s
better than them.
Qui
è uscita fuori Helena, non nata perché era già dentro Sandy, però
è grazie a Vagyuina che Helena ha potuto esprimersi. E dove ha anche
conosciuto Charlie.
I’d
never understood how someone can bring a child into this world and
not love them for the rest of their lives, regardless if they were
gay or straight or transgendered or any other thing that might set
them apart. If you couldn’t love your child no matter who they grew
up to be, then you probably shouldn’t have become a parent in the
first place.
Il
rapporto Charlie-Sandy è meraviglioso. C'è un sacco di amore tra i
due, se Paul è il suo miglior amico, suo fratello, Charlie è la sua
roccia, la figura paterna. Sarà Charlie a fare una edificante e
illuminate ramanzina a Sandy sui suoi sentimenti su Dare. E sarà
Charlie a metterlo nei casini sia in pubblico che in privato
spiattellando più o meno velatamente i sentimenti di Sandy verso
Darren.
Accettazione
di quei sentimenti che fanno paura. Accettare che sì, sei stato
ferito, sì non te lo meritavi. Ma accettare anche che, a 21 anni si
è fondamentalmente stupidi, che le persone possono cambiare. Che si
può perdonare e che si può andare avanti. Che sì, fa paura, però
come si può continuare a lottare e negare?
È
un libro meraviglioso, che consiglio a chiunque. Uno di quelli che
quando finisce pensi “e ora? Come posso andare avanti con la mia
vita senza sapere cosa combineranno ancora?”
Il mio voto finale e complessivo è 5 arcobaleni cum laude.
May
the
multicolor
be
with
you
PS:
tranquilli, non ci siamo scordati di Paul e Vince! Magari la prossima
settimana...
***
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