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Torna la famiglia
allargata di giovani cowboys di Dakota, e questa volta parliamo di un
personaggio che abbiamo già incontrato durante la serie scritta da
Andrew Grey, ovvero Mario.
E con chi verrà
accoppiato il nostro cowboy di fiducia?
Con un soggetto non molto
facile, un ex marine senza più una casa che scappa da ricordi
spezzati e persi. Gordon si ritrova al ranch di Dakota per
disperazione. Decide di rimanerci per la speranza rinata, e
indovinate chi sarà la sua crocerossina con cappello da cowboy e
stivali? Il nostro Mario! Ma anche quest'ultimo ha i suoi fantasmi da
esorcizzare, che consistono in un ex egoista e l'abbandono.
Sono legati dal filo di
una bomba a orologeria ed è proprio questa precarietà, questa
ricerca di un appiglio e voglia di andare avanti che li porta a
formare una delle mie coppie preferite nell'intera serie.
Sono due personaggi
complessi con molti ostacoli davanti a loro, ma non sono ostacoli
materiali, bensì mentali. Quando è la propria mente a costituire un
nemico è sempre difficile fidarsi di sè stessi, figuriamoci
dell'aiuto di una persona esterna per cui si prova più di una
semplice amicizia.
Come siamo stati abituati
nelle storie di Andrew Grey, in ogni capitolo quasi tutti i
componenti del ranch e il ranch stesso vengono coinvolti nel
backgroung della storia d'amore tra i due personaggi principali.
Questa volta la minaccia
è un gruppo di ecoterroristi hipster, che pur di far qualcosa nella
loro noiosa e normalissima vita, si affidano ai loro pregiudizi e
alla loro ignooranza: decidono di colpire quelli che, secondo le loro
testoline bacate, sono posti di torture verso gli animali.
La minaccia degli
attivisti non è l'unica a incombere all'orizzonte. Tornerà a
bussare alla porta il passato di entrambi i nostri amanti, per
saggiare quel lieve e fragile rapporto andatosi a creare a forza di
scontri fisici e verbali.
Le emozioni, come potete
capire, non mancano mai nella steppa verde a noi ormai famigliare.
La storia si evolve
seguendo step prestabili che si ripetono in ogni capitolo,
adattandosi ai bagagli dei due personaggi protagonisti, ma cosa mi fa
adorare questa coppia più delle precedenti?
Quel qualcosa è
l'equilibri psico-fisico tra Mario e Gordon. Entrambi si scontrano ad
armi pari sul lato fisico, anche se l'ex marine è addestrato ai
combattimenti mortali, mentre sono entrambi fragili sul piano
mentale, provati da esperienza di vita certamente diverse ma che
hanno travolto le loro vite.
Aspettavo questo capitolo
anche per vedere come sarebbe stato affrontata la perdita del padre
di Dakota, e devo dire che il nostro Yoda-Cowboy mi è mancato in
questa storia. La malinconia per questa grande perdita è smorzata,
ma viva nelle frasi e nelle azioni degli abitanti del ranch,
facendoci sentire parte di un lutto che ha portato via molto a questa
serie. Eppure la vita va avanti, senza scordare le persone che
l'hanno resa degna di essere vissuta. Ecco la filosofia dei
personaggi della serie.
Come continuo a ripetere
per ogni opera di questo autore, ANDREW GREY è una certezza.
Volete leggere qualcosa
di fresco, emozionante, coinvolgente e concreto? “Una prateria
pericolosa” fa al caso vostro. Posso sembrare di parte o un
venditore televisivo di pentolame, ma questo e altro merita colui che
dell'amore ci fa vivere ogni sfaccettatura.
Il mio voto finale è di
cinque arcobaleni, perchè anche se volessi andare a cercare il pelo
nell'uovo non potrei dirvi nulla di negativo: tutto è concatenato
nell'evoluzione di mondo a sé.
Stritolamenti&Morsi da Bubbetta.
***
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