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Non so bene da dove cominciare questa recensione.
Ero entusiasta di leggere
Una voce sommessa dopo aver visto la sinossi, perché
l'argomento trattato è uno di quelli delicati e tragici, che sempre
mi attirano in un libro. Ma credo di aver riposto troppe aspettative
in questa storia.
Non è l'intera trama a
non essermi piaciuta, anzi, l'idea di base è veramente buona. Noah è
un giovane professore delle superiori, che un giorno viene accusato
di violenza sessuale da una sua studentessa, appoggiata dall’ex
ragazzo di lui. La delusione e il dolore di Noah sono i
mmensi e riesce a superare la cosa solamente grazie all'amico Aiden e all'attività di drag queen.
mmensi e riesce a superare la cosa solamente grazie all'amico Aiden e all'attività di drag queen.
Naturalmente, nonostante
le accuse siano state ritirate, il suo lavoro di insegnante è perso,
ma Noah ricomincia con un nuovo impiego e un nuovo appartamento.
Aiden fa un po' da Cupido e cerca di fare in modo che tra Noah e
Oscar, il proprietario del club dove i ragazzi si esibiscono in veste
di drag queens, nasca qualcosa. E qualcosa sembra nascere in
effetti, solo che la vita ha sempre un tempismo fantastico, e così
chi viene ad abitare nell'appartamento in fondo al corridoio nello
stabile di Noah? Niente popò di meno che Paul, l'ex fidanzato,
nonché ex accusatore di Noah.
E così i ricordi
affiorano, ma arrivano anche le novità. Noah scopre infatti che Paul
sta divorziando dalla fidanzata storica - ora moglie naturalmente -,
con la quale è in lotta per l'affidamento del figlio.
Mentre la storia tra Noah
e Oscar decolla, Paul chiede aiuto al suo ex per ottenere
l'affidamento del bambino. Ma tutto questo porta Noah a scoprire cose
del passato di cui non aveva idea, e che potrebbero cambiare per
sempre il futuro di alcune delle persone coinvolte.
Una storia certamente
avvincente e dai risvolti tragici. Non è difficile sentirsi così
vicini a Noah da soffrire assieme a lui e avere istinti omicidi nei
confronti di coloro che lo hanno ingiustamente accusato di un atto
così vile.
Naturalmente
Noah sapeva benissimo di non aver mai avuto rapporti sessuali con
nessuno dei suoi studenti, men che meno con una studentessa. Ma tutto
questo non aveva importanza: ciò che contava era che tutti, polizia,
genitori e corpo docenti avevano dato credito a quelle accuse,
senza
considerare minimamente la possibilità che fossero menzogne dette da
una ragazzina al solo scopo di minare la reputazione di un insegnante
che aveva osato opporsi alle sue minacce.
Ciò che mi ha lasciata
abbastanza perplessa è stata proprio la storia d'amore tra Noah e
Oscar. Prima ho scritto “Mentre la storia tra Noah e Oscar
decolla (...)”: beh, più che decollare arriva in orbita come il
più moderno degli space shuttles! Forse è un mio limite, ma il “ti
trovo fisicamente attraente, faccio sesso con te e dunque ti amo”
non credo sia credibile. Soprattutto quando, fino a poche pagine
prima, sembrava che Noah nemmeno notasse Oscar.
“Ti
serve una scopata,” annunciò Aiden, completamente ignaro che era
proprio quello a cui Noah aveva pensato per tutta la notte,
ricordando i tempi in cui lui e Paul scopavano come conigli. “Perché
non ce ne andiamo al club?” aggiunse, a voce più bassa e roca.
“Magari c’è Oscar.” Noah squadrò l’amico attraverso le
palpebre socchiuse, mostrando il suo scarso entusiasmo in modo
piuttosto evidente. “Oscar e io ci conosciamo a malapena, e mi sta
benissimo così.”
Parliamo di Oscar:
giovane, bello, proprietario di un locale di successo e vedovo. Un
vedovo che, nonostante non sia passato nemmeno un anno dalla morte
del marito, sembra accogliere a braccia aperte la possibilità di una
storia con Noah, salvo poi fare il reticente per circa cinque minuti
a causa di un piccolo dettaglio. Un piccolo, GROSSO, dettaglio. Non
vi svelo niente, ma vi posso dire che le vostre reazioni a questa
rivelazione potrebbero variare dalle risate a crepapelle, al rossore
imbarazzato o al rossore dovuto alle vampate di calore.
La domanda è:
riusciranno i due protagonisti a superare questo ostacolo? Certo che
sì, ma scoprirete come leggendo.
Insomma il libro presenta
un dualismo per me difficile da conciliare. Da una parte una storia
avvincente e tragica, dall'altra una relazione la cui “zuccherosità”
raggiunge livelli pericolosi, da diabete.
Sono davvero in
difficoltà riguardo al giudizio da dare a Una voce sommessa.
Credo che alla fin fine dovrò decidermi per i tre arcobaleni e
mezzo. Avrei voluto che l'autore mettesse nella storia d'amore la
stessa verosimiglianza e cura che ha messo nella prima parte del
libro.
Cinderella
***
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