Un investigatore privato.
Una famiglia coreana. Un suicidio. Un club per gentiluomini
omosessuali. Quattro cose che difficilmente immagineremmo nella
stessa storia, eppure Rhys Ford è proprio questo che ci propone in
Baci sporchi-Dirty kiss, primo capitolo di una serie che al
momento prevede sei libri.
Cole Kenjiro McGinnis è
l'investigatore privato. Ex poliziotto alle prese con le proprie
ferite e con il ricordo del suo ex fidanzato, ucciso durante una
sparatoria in cui sono stati coinvolti entrambi qualche anno prima.
Il fratello Mike gli offre di investigare su un caso di presunto
suicidio di un uomo coreano, che, nonostante la vita apparentemente
irreprensibile, viene trovato morto in un club per omosessuali, il
Dorthi Ki Seu, o Dirty Kiss. Cole, che non ha problemi ad ammettere
la propria omosessualità e crede nella libertà di essere chi si è
veramente, si ritrova catapultato in un mondo fatto di educazione
rigida, rispetto e apparenza da difendere. E durante le sue indagini
incontra Jae-Min Kim, cugino del defunto e, ovviamente, giovane e a
dir poco affascinante ragazzo single, e guarda caso anche
omosessuale. Tra Cole e Jae-Min nasce un'attrazione che è destinata
ad aumentare, quando la vita di quest'ultimo viene messa a
repentaglio da qualcuno che lo vuole morto, e che fa convergere i
sospetti sullo stesso Cole. Ma Jae-Min è coreano e non sarà facile
per lui decidere se poter far parte della vita di Cole, o se
continuare a fingere di non essere chi è in realtà per non
disonorare la famiglia.
“Non
sai cosa dici,” replicò con calma Jae. “Mi stai chiedendo di
rinunciare alla mia famiglia.”
“Non
lo sto facendo…”
“Invece
sì,” insisté lui. “Se mia madre scopre che sono gay, mi caccerà
dalla famiglia. Non sarò più nulla per loro, e nessuno del resto
della famiglia mi degnerà più di uno sguardo. Per loro sarò come
morto.”
La storia si ripete: come
mi è già capitato in altri libri la storia generale mi ha intrigata
tantissimo, ma la storia d'amore mi ha lasciata parecchio perplessa.
Ho apprezzato il lato poliziesco di Baci sporchi-Dirty kiss,
l'indagine è avvincente e mai noiosa, grazie soprattutto agli
innumerevoli colpi di scena e alla spigliatezza di Cole, il tutto
accompagnato da uno stile narrativo fresco e scorrevole. Forse avrei
voluto vedere più sviluppata la parte riguardante la cultura
coreana.
“Ah,
è facile per te, tesoro. Tutto è o bianco o nero.” Si pettinò i
capelli lungo il collo. “Gli uomini asiatici devono sposarsi. È
quello che fanno. Nasci, vai a scuola, poi ti sposi. Poi hai dei
figli, poi ti occupi dei genitori mentre fai il bullo coi tuoi figli
per farli andare a scuola. Quando hai finito, è ora che si occupino
loro di te. È un ciclo.”
Ma
passiamo ai punti negativi del libro. La storia tra Cole e Jae-Min è
un po'... nebulosa? Poco chiara? È evidente che tutto nasce
dall'attrazione fisica, non può essere altrimenti visto che il corpo
è la prima cosa che si nota in una persona. Ma come ho già detto in
passato, e probabilmente sarò costretta a ripetere in futuro, trovo
poco credibile che una semplice infatuazione si trasformi in qualcosa
di più nel giro di due giorni.
Ma
non è solo questo che mi ha lasciata perplessa: il libro contiene
alcune lacune a mio parere. La storia fra i due è lasciata in
sospeso, così come tutta la parte della sparatoria in cui Rick, l'ex
fidanzato di Cole, è morto. Sappiamo chi è stato a sparare, eppure
non ne vengono spiegati i motivi.
Nella
mia mente, il muro divenne di mattoni, sbiadito da anni di sole. In
un attimo fu notte, una piacevole serata in cui avevo la pancia piena
e pregustavo il sapore della bocca di Rick sulla mia. In un istante
avevo perso tutto, mi era stato strappato in uno schizzo di sangue e
frammenti d’osso.
Per
fortuna Baci
sporchi-Dirty kiss
fa parte di una serie, quindi spero che tutti questi punti in sospeso
verranno spiegati nel prossimi capitoli.
Una
menzione particolare merita Scarlet, transessuale filippina dal
carattere da diva, dalla quale credo ci potremo aspettare grandi cose
nel proseguo della storia del nostro investigatore privato.
Dando
quindi fiducia a Rhys Ford e attendendo il secondo appuntamento con
Cole McGinnis, aggiudico a questo libro quattro arcobaleni.
***
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