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Ve
lo dico da subito: con questo romanzo, e con questa autrice, io sono
assolutamente di parte. Mi piace come scrive, mi piace come
caratterizza i personaggi, mi piace la dose di romanticismo e mi
piacciono le ambientazioni.
Questo
è un libro romantico. Qui non troverete drammi epocali, non
troverete soprusi fisici o verbali, non troverete bullismo. È un
libro che parla d’amore, una storia d’amore di stampo classico,
il tipico “ti amo poi odio, poi ti amo poi... ti odio” (grazie
Mina per l’assist), eppure
è un libro originale. E credetemi, non
è affatto facile o scontato.
Partiamo
da Sasha: tipico ragazzo di campagna che vuole lavorare nella moda. E
qui già usciamo dalla strada battuta, perché Sasha non vuole
diventare un modello, uno stilista, no. Lui vuole essere ciò che sta
dietro a un buon prodotto: un marketing con i fiocchi. Lui vuole
essere quello che farà ricordare i meravigliosi capi disegnati da
Harrison e dal suo team. Ha la fortuna di piacere e venire assunto da
Joanne, il Direttore Creativo della casa di moda nonché sorella
dello stilista, come suo assistente.
Sasha
è entusiasta del suo lavoro e di Joanne che gli insegna molto ma che
tiene, allo stesso tempo, in grande considerazione le sue idee. Però
c'è un problema: odia a morte Harrison. Harrison che ok, è
bellissimo, ha una voce che ti stende, ma è un borioso maleducato
pieno di sè che tratta tutti a pezze in faccia. Tutti, ma
soprattutto Sasha.
Perché?
Ovvio! Perché Sasha fa spostare l’asse su cui ruota la vita dI
Harrison!
Altra
cosa che mi è piaciuta molto è stata la scelta dell’ambientazione.
Sì, lo studio di Joanne è a NYC, ma quando lei va in maternità,
Sasha è obbligato a seguire più da vicino il reparto creativo che
ha sede negli Hamptons. Ma non si svolge tutto lì: la parte centrale
si svolge da noi, in Italia.
Perché?
Perché Sasha si accorda con la Luxottica per fare una linea di
occhiali, e vengono invitati a Milano in una sede della fabbrica per
vedere e toccare con mano come si lavora. Sì, mi ha colpito che si
parlasse di Safilo e Luxottica, anche perché una cosa è che noi si
sappia che tutti gli occhiali vengono da lì, e una cosa è leggerlo
in un romanzo straniero.
Ma
non è questa l’ambientazione di cui parlavo. Harrison ha degli
amici che vivono sul Lago di Como e, alla stregua del buon vecchio
George che ha spianato la strada, anche loro vengono in Italia per
ammirarne la bellezza. In particolare vanno a Bellagio.
Tirando
le somme mi è piaciuto tutto. Sasha e il suo amor proprio; Harrison
con quell’altezzosità che non deriva dal credersi superiore ma dal
non voler essere considerato inferiore e un outsider; la trama che
benché semplice e con un finale previsto è assolutamente godibile e
a suo modo originale; le ambientazioni non così tipiche e i dialoghi
sempre all’altezza.
Pollice alzato per
l’apripista di questa nuova collana che spero mi e ci riserverà
molte altri piacevoli e coinvolgenti letture.
Voto?
4 arcobaleni e mezzo.
May
the
multicolor
be
with
you
***
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