Come
promesso parliamo di personaggio molto caro a tutte noi, l’agente
speciale Ty Grady. Per quelle due o tre persone nell’intero pianeta
che non lo conoscessero, sto parlando di uno dei protagonisti della
serie “Armi&Bagagli” di Madeleine Urban e Abigail Roux –
anche se poi la Roux ha proseguito sola.
Ty
Grady. L'agente speciale Ty Grady. Anche se per parlare di Ty non
posso esimermi dal parlare di Zane e del rapporto che c'è tra loro.
Perché? Perché Ty è come un diamante fatto di specchi. Tu credi di
vederci attraverso e invece lui ti fa solo vedere una visione
distorta di te stesso.
Ty
sa sempre che tasti premere con le persone, capisce sempre il loro
punto debole ed è lì che vi attaccherà ancor prima che ve ne
accorgiate.
Il
primo incontro tra Ty e il suo partner Zane non è idilliaco. Sono
chiamati (separatamente, perché ancora non si conoscono e non sono
partner) nell’ufficio del direttore Burns, e vengono accoppiati
forzatamente. Oltre al danno anche la beffa, visto che viene loro
assegnato un caso alquanto spinoso e difficile. Ma non siamo qui per
parlare di questo. A noi interessano più le “prime impressioni”,
che sono esilaranti.
Zane
non avrebbe potuto essere più allibito, e la sua reazione lo rivelò
chiaramente. Quel rottame di agente era il suo nuovo partner?
“Signore,
sembra evidente,” attaccò Zane, senza nemmeno curarsi di
nascondere la disapprovazione nella voce, “che questo agente ha
bisogno di ben più di quanto io possa offrirgli. Francamente, ci
vorrebbe un miracolo per renderlo anche lontanamente professionale.
Nessuno lo prenderà sul serio.”
Non
che Ty pensasse bene di Zane, anzi!
“Col
cavolo!” lo interruppe Ty, raddrizzandosi sulla sedia. “Non posso
fare il mio lavoro con un… un… damerino come partner,” si mise
praticamente a balbettare, furioso, indicando il perfettino che gli
sedeva accanto.”
Una
cosa l’ha capita subito Zane, non che fosse così difficile
capirlo, ma:
Il
pensiero di essere incastrato con quella mina vagante e attaccabrighe
fece quasi perdere le staffe a Zane.
Ben
presto Zane si rende conto che:
Ty
Grady era un maleducato, insopportabile, egocentrico e puzzolente
figlio di puttana, e Zane doveva trovare il modo di ignorarlo.
Altrimenti sarebbe esploso e avrebbe ammazzato quel bastardo per il
bene dell’umanità.
La
prima impressione di Ty non corrisponde esattamente alla realtà. Sì,
è tutto quello descritto (a parte puzzone, quella era un’esigenza
scenica, per così dire), ma è anche un uomo preparato, militarmente
preparato, un profiler, uno che si accorge di cose a cui gli altri
non fanno caso o di cui si rendono conto troppo tardi .
Ty
era un guerriero altamente specializzato, addestrato ad affrontare
gli ambienti più ostili. A essere sul posto ed essere invisibile.
Essere sul posto ed essere letale.
Per
capire Ty, l’evoluzione del personaggio e la crescita della storia
con Zane, secondo me si deve fare un confronto fra la prima volta dei
due e quando finalmente Zane crede alle parole di Ty. Vi chiederete:
“perché non quando Ty dice a Zane di amarlo?”. Perché le cose
iniziano veramente a cambiare quando Zane ha fiducia in se stesso,
nel rapporto con Ty, nel loro amore e quindi, di riflesso, ha fiducia
in Ty.
Io
ho sempre pensato che la facciata da “ti spingo fino ai tuoi limiti
per vedere come sei e poi agisco di conseguenza” non sia poi una
facciata. Credo che tutti gli anni da Jason Bourne abbiano fatto
finire il vero IO di Ty in fondo in fondo in fondo, dove solo quelli
di cui si fida, e di cui percepisce la completa fiducia, riescano a
vederlo. Ecco perché dico che il vero Ty esce fuori quando Zane
accetta finalmente i loro sentimenti, perché Ty si sente libero di
essere ciò che è: un grosso micione coccoloso.
Parliamo
quindi della prima volta. Ve la ricordate? Dura un sacco e non perché
i due eseguano chissà che configurazioni laocontiche, ma perché i
preliminari includono un gelato, una scazzottata nel vicolo, un
ritorno in hotel sotto lo sguardo attonito degli astanti, un altro
po' di lotta verbale in camera e alla fine, non resistendo più,
cedono alla passione bruciante che li divora. Sanno che sarà un
disastro, sono partner, lavorano a un caso difficile e spinoso, si
conoscono da soli quattro intensissimi giorni che li hanno visti
assieme ventiquattro ore su ventiquattro, non si fidano l’uno
dell’altro eppure non sanno resistere. Questa cosa che c'è tra
loro è bruciante, devastante.
Per
qualche ragione, Ty non riusciva a far altro che rispondere. Il suo
corpo rispondeva, la sua mente rispondeva, e lui stesso reagiva a
ogni gesto di Zane con fame e disperazione. Ma se avesse dovuto agire
per conto proprio, se avesse dovuto effettivamente pensare, non
sarebbe riuscito neanche ad alzarsi dal letto. Non era sicuro che gli
piacesse l’effetto che Zane aveva su di lui, ma al suo corpo
piaceva di certo.
A
ben vedere è Ty quello dei due che cede di più al rapporto, lo ha
sempre fatto dall’inizio. Cede a Zane il controllo sul suo corpo,
lascia che sia Zane a prenderlo e a dettare i ritmi, e sarà così
per la stragrande parte della relazione. È Zane quello con la
maggiore incapacità di affrontare i demoni e per questo Ty gli
lascia spazio, controllo e una via di fuga. Via che purtroppo usa
male, come ben sappiamo, ma non è neanche tutta colpa sua.
Perché
quando Ty ha un problema, quando deve affrontare i suoi demoni,
riesce a fare solo una cosa: andarsene per un po', stare solo e
pensare.
Cosa
piace di Ty? A me personalmente la sua sfrontatezza, la sua
strafottenza, ma soprattutto quelle assurde magliette! Mi piace molto
anche l’evoluzione del personaggio.
Il
Ty che conosciamo in “Armi e Bagagli” è un Ty diverso da quello
che ritroviamo in “Stelle e Strisce” – ultimo capitolo della
saga pubblicato in Italia. Quest’ultimo Ty è più tranquillo,
rilassato. Non con il mondo esterno, badate bene: la facciata da duro
e puro per gli altri la mantiene, ma a noi interessa il vero Ty,
quello che rimane appena tolta la maschera di indifferenza.
E
questo Ty mi fa impazzire. È un Ty che dà tutto al proprio partner,
che lo ama profondamente e incondizionatamente, che farebbe e fa di
tutto per lui. Un Ty che chiede mille favori per poter mollare il
lavoro e correre dal suo uomo, perché al telefono lo sente strano e
gli manca come l’aria. Un Ty che fa uno spettacolare coming out nel
soggiorno della casa dei suoi con tutta la famiglia al completo,
comprensivo di pugno in faccia, perché non riesce più a mentire sul
suo rapporto col collega. Un Ty che non ha paura di gridare al mondo
che ama il suo partner totalmente e per sempre.
Perché
ho parlato solo del primo e dell’ultimo libro? Per evidenziare le
differenze. Perché questi sei capitoli sono stati un’evoluzione,
una crescita, un consolidamento di sentimenti. Siamo passati da
rabbia e paura ad accettazione, condivisione e infine amore, passando
attraverso un mare di emozioni quali tormento, negazione,
autodistruzione. Non è stato un percorso facile, per niente, ma sono
riusciti a farcela e noi con loro.
Cosa
ci aspetterà in futuro? Non lo so sinceramente, quello che credo è
che sia l’ora di Ty. Ora che Zane ha combattuto tutti i suoi
demoni, ora che ha una vaga idea dei demoni che infestano i sogni di
Ty, credo sia arrivato il momento di un po' di pace anche per lui.
Credo sia il momento di appendere al chiodo una volta per tutte
quella maschera di freddo sdegno calcolatore che lo ha accompagnato
per così tanto tempo.
Io,
e spero anche voi, sarò lì a tenergli virtualmente la mano.
Le
avventure di Ty e Zane le potete leggere nella serie “Armi e
Bagagli” pubblicata da Dreamspinner Press fino al libro 5 e da
Triskell Edizioni dal libro 6.
I
titoli usciti in italiano sono:
Armi
e Bagagli – Cut&Run
Forza
e Coraggio – Sticks&Stones
Bulli
e Pupe – Fish&Chips
Luci
e Ombre – Divide&Conquer
Stelle
e strisce – Stars&Stripes
RnbwP
***
Nessun commento:
Posta un commento