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Era da un bel po' che
aspettavo un Romance M/M poliziesco o con un minimo di trama in stile
thriller, e London Clare ha incontrato la mia immediata approvazione
con “72 Ore”.
Tanner McKay è l'ex
componente di una squadra segreta di agenti, il Project Team, che ha
lo scopo di far fronte a quei casi di cui gli apparati della legge
non possono o non vogliono occuparsi perché sono situazioni ritenute
troppo complicate.
Ecco perché Tanner si stupisce quando, a tre mesi
dalla sua sospensione, viene contattato dai sui ex compagni perché
il Project Team è stato preso di mira da una minaccia fantasma.
L'ex agente si ritrova
quindi tra i piedi Niall Sutherland, il quale è contemporaneamente
uno dei suoi ex compagni di squadra, ex amante e causa della sua
sospensione dal Team. L' atmosfera che avvolge i due uomini è
altamente esplosiva e densa di cose non dette, rabbia accumulata e
paura per le proprie vite a causa della minaccia che incombe su loro
e sui loro compagni.
Insieme devono trovare il
modo di capire chi sia colui che li vuole morti, e gli indizi portano
a persone di cui si fidano ciecamente.
Non sembra la situazione
ottimale per riavvicinarsi e parlare della propria storia, eppure tra
un'esplosione e l'altra Niall e Tanner riescono in qualche modo a
maturare. Perché uso il termine maturare parlando di due uomini
grandi e grossi ? Fidatevi mai parola è stata più azzeccata! Fino a
più di metà libro avrete voglia di farli fuori entrambi a causa
della loro ottusità, che certamente è un comportamento immaturo.
Passiamo ai due
personaggi.
Tanner è il solito
agente sbruffone che nasconde un cuore grande e dolce da orso peloso
in cerca di affetto. Il suo talento all'interno del Project Team è
l'essere un camaleonte, riuscendo a calarsi in qualsiasi ruolo e
situazione, portando dalla propria parte chi potrebbe tornare utile
per la missione. E' un uomo logorroico e dalla battute pronte e
spesso fraintendibili, e ama provocare la gente fino allo sfinimento.
Si può benissimo identificare Tanner con un gigantesco meccanismo di
autodifesa. E chi è colui che è riuscito ad abbattere i suoi muri ?
Lo stoico Niall Sutherland. Niall è un guerriero in tutto e per
tutto, ed è appassionato di armi. Ma il suo più grande difetto è
l'incapacità di comunicare e il preferire il silenzio alle parole.
Tanner e Niall sono così
diversi eppure perfetti insieme; ma allora cosa ha fatto sì che si
allontanassero l'uno dall'altro in modo così definitivo e pieno di
rabbia e rimorsi ? C'è un evento importante che li riavvicina, ma
questo libera solo quei problemi che loro nascondono dietro ore di
sesso e mancata comunicazione.
Ecco perché dico che per
tornare a tirare fuori il meglio l'uno dall'altro devono maturare e
non fare gli uomini delle caverne senza proprietà di linguaggio,
anche perché i problemi di coppia che avevano, e ancora hanno, non
sono facili da risolvere senza un po' di forza di volontà.
Ciò che ho apprezzato
davvero di questo libro sono la modalità in cui è scandita la
storia e il POV (punto di vista).
Il tempo narrativo è
composto da 72 ore: dall'arrivo di Niall al posto in cui si è
rifugiato, fino al momento in cui si risolve tutto il mistero
dell'attentatore, non senza colpi di scena. I capitoli rappresentano
una specifica ora di quelle lunghe ed estenuanti 72 ore di attesa,
reclusione e paura.
I primi capitoli della
storia sono intervallati da grossi flashback che ci fanno conoscere
Niall e Tanner prima della loro separazione e prima di essere una
coppia a tutti gli effetti. Adoro questo espediente per far conoscere
i personaggi perché ci possiamo fare una idea personale di questi
attraverso le loro azioni, le esperienze e loro storie senza sintesi
frettolose. Soprattutto ci permettono di conoscere anche gli altri
componenti del Project Team che sono caratterizzati benissimo pur
essendo sullo sfondo della storia, tanto che sono riuscita ad
innamorarmi di Brad e Simon in due righe. Sono facile agli
innamoramenti a prima parola !
Ma la vera ciliegina
sulla torta è il POV in prima persona con la voce e pensieri di
Tanner che rendono la narrazione fresca, dinamica, piena di
battutine, dubbi, ironia e speculazioni del personaggio. Tanner è
una perfetta guida attraverso la sua coscienza, gli eventi e il
passato.
Sono obbligata a dare il
massimo, ovvero cinque arcobaleni, a questo thriller in stile romanzo rosa con la speranza di
poter leggere altro di questa scrittrice.
Morsi&Stritolamenti da Bubbetta.
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