
DATA DI PUBBLICAZIONE 12 AGOSTO
Titolo: La verità
Autore: Ashley John
Serie: George e Harvey, libro 2
Casa editrice: Autopubblicato
SINOSSI:
Dopo lo straziante confronto con il fratello, Harvey cerca di raccogliere i cocci della sua vita ma non riesce a capire in che modo Leo e George possano inserirsi nei suoi piani. Quando poi la moglie di George torna a casa, dopo aver trascorso del tempo lontana per assistere la madre in fin di vita, l’uomo deve prendere una decisione. Deve scegliere tra Paula e il suo giovane amante, mentre Harvey deve decidere tra una proposta arrivata del tutto inaspettata da parte del fratello e George. Riuscirà finalmente Harvey a stare con l’uomo che ama? Troverà alla fine la famiglia a cui tanto anela? George avrà il coraggio di fare la cosa giusta seguendo il suo cuore o continuerà a fare a pezzi quello di Harvey?
LA MIA OPINIONE:
Questo è il secondo racconto della serie di George & Harvey, e QUI trovate la mia recensione a “Il segreto”. Ma per chi non volesse rileggersi le mie fantasie farneticanti, ecco un velocissimo riassunto:
George è uno scrittore sposato e etero super-famoso, Harvey un diciannovenne spiantato senza genitori e con un fratello alcolizzato e drogato. George nel suo delirio da crocerossina si prende Harvey in casa e, complice l’assenza della moglie, si diverte con il ragazzino, di cui si è innamorato. Poi ricompare il fratello fuori di testa, e ricatta George.
Il mio giudizio non era stato del tutto positivo, perché l’intero romanzo era incentrato sul loro amore, dimenticando tutto ciò che c’era al di fuori: il tradire la moglie, lo scoprirsi gay, il fratello drogato che un giorno sì e uno no era da denuncia ma nessuno ha mai denunciato.
Ora bando alle ciance e vediamo che ho da dire su questo secondo capitolo.
Se alla fine de “Il segreto” speravo ardentemente che tutte le questioni lasciate in sospeso venissero affrontate, poiché le trovavo delle tematiche molto più interessanti rispetto al dichiararsi amore eterno ogni tre righe, purtroppo devo ammettere di essere stata delusa. E LA COLPA È TUTTA DI GEORGE!
Si è letto bene? Avete capito? George è un cretino, e lo definisco tale solo perché devo censurarmi in pubblico.
«All’inizio pensavo che Paula fosse il problema,» iniziò Harvey, «ma poi ho pensato che magari, il problema fossi tu. Pensi che riuscirai mai a lasciarla?»
La trama di questo racconto è sintetizzabile in “lui, lei e l’altra”, solo che l’altra in questo caso ha il pene. Ma credetemi, è la classica storia in cui il marito ha un’amante (o un amante, come in questo caso), giura amore eterno e promette di lasciare la moglie, ma in realtà non la lascia mai, e già che ci siamo compra l’amore dell’amante con dei regali costosi. Ecco cosa fa George, e lo prenderei a sberle!
Ogni volta che lo scrittore lo usava come un sacco da boxe emotivo, gli comprava qualcosa di costoso e a ogni suo errore, questi regali diventavano sempre più preziosi.
Paula – la moglie bastarda, che tuttavia fa un po’ di pena, pur restando una maledetta – torna dopo aver seppellito la madre, e trova che Harvey si è installato in casa, e mal lo sopporta. Se solo sapesse che appena lei gira le spalle il caro maritino zompetta su Harvey che neanche il coniglietto della Duracell! E parlo di scene al limite del cattivo gusto, con la moglie che dorme e loro che si divertono nella doccia, o lei in giardino e loro che si esplorano le tonsille davanti alla finestra che dà sul giardino.
Ora ditemi voi, se non sarebbe da prendere a sberle George, specie quando dice a Harvey che lascia la moglie e invece ci fa sesso!
«Glielo stavo per dire,» disse George con occhi pieni di lacrime, mentre guardava Harvey.
«Quando? Dopo averla scopata?» urlò Harvey. «O domani? La prossima settimana? Il prossimo mese? Il prossimo anno?»
«Ti prego, lo stavo facendo, davvero. Solo... non sapevo come iniziare il discorso,» urlò George.
Parliamo di Harvey? Mi era tanto piaciuto, ma anche lui mi ha deluso: se nel primo racconto era sì bisognoso di aiuto, ma al tempo stesso maturo grazie alla famiglia che si ritrova, in questo secondo capitolo è semplicemente privo di qualunque amor proprio o cervello, pronto ad accettare qualsiasi balla gli racconti George. Inoltre ha questa fastidiosissima abitudine di aggrapparsi come uno che annega a qualsiasi persona gli offra una mano, non importa se è un’emerita sconosciuta incontrata per strada.
Spendiamo due parole per Leo? Ha la disintossicazione da droghe e alcol più breve della storia. Poche settimane ed è come nuovo, pronto a una nuova vita, e naturalmente Harvey abbocca pure con lui.
In definitiva l’emozione che mi ha assalito alla fine di questo racconto è la delusione. Non solo verso una storia che prometteva bene ed è stata gettata alle ortiche, ma anche per il messaggio che passa, e cioè che per il Vero Amore ci si può far prendere per il sedere, facendosi trattare come imbecilli perché “io ti amo, sei tu che voglio”. SVEGLIA RAGAZZI!
1 arcobaleno, non di più, perché anche se si tratta di romance e quindi letteratura d’evasione, una morale come quella emersa in questo racconto mi disgusta profondamente. Spero ancora nell’ultimo capitolo, e spero che Harvey rinsavisca: non bastano delle belle dichiarazioni d’amore per creare un rapporto sano. E questo dovrebbero tenerlo in mente molte persone sposate o fidanzate.
.pinkie.
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[…] LIBRO 2 (recensione QUI): […]
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