8 apr 2016

CinderellaRecensione: "Right side up"di Lily Carpenetti.



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L'avevo tanto atteso e finalmente è arrivato! Il terzo capitolo di Upside Down di Lily Carpenetti (e non ho nemmeno dovuto ucciderla o torturarla...) è dunque approdato tra le mie mani e ho potuto leggerlo.
Right side up è la conclusione della trilogia che vede come protagonisti Felix Callejas e Parker Aames, ma che finalmente ha anche la partecipazione un po' più attiva di Thomas. Le recensioni a Upside down e Down Down Down le trovate qui e qui [LINK]

Il triangolo no... io non l'avevo consideraatooo...
Sporcaccioni, cosa avete pensato? Il triangolo di cui parlo non è certo carnale, ma è quello che ci si raffigura nella mente leggendo queste ultime vicende di Felix e dei fratelli Aames. Il motivo è semplice: se ben vi ricordate Down Down Down ci aveva lasciato con il fiato in sospeso a causa della rottura tra Felix e Parker. In Right side up troviamo Felix con il braccio in via di guarigione e il cuore spezzato. Parker non ne vuole sapere di lui e lui non vuole farsene una ragione.

Chissà perché, ripensare al mio primo ragazzo, ha fatto rispuntare prepotentemente la sensazione di solitudine e la mancanza di Parker. Fa male, come se avessi un coltello che scava nel mio stomaco.

A ciò si aggiungono le improvvise attenzioni che Felix inizia a ricevere da Thomas, che però non sa come decifrare. Inutile dire che il ragazzino ansioso che è ancora in lui inizia a fare mille elucubrazioni su una possibile storia con il maggiore dei fratelli Aames, ma contemporaneamente non può fare a meno di fare infiniti paragoni tra quest'ultimo e Parker.

Ci fermiamo in una delle piccole località costiere, per entrare in un bel ristorante, più elegante di quelli scelti da Parker. In fondo, non posso certo pensare che Thomas Aames frequenti le locande di pescatori.
Io, dal canto mio, devo smettere di fare paragoni tra i fratelli. Ma soprattutto, devo tenere Parker Aames fuori dalla mia mente. Farlo uscire dal mio cuore sarà più difficile, ma temo che dovrò rassegnarmi a fare pure quello, prima o poi.

Ma forse non è tutto finito tra Felix e Parker, che sembrano non riuscire a stare lontani l'uno dall'altro. Ogni loro incontro finisce come ormai ci aspettiamo: Felix si fa i castelli in aria e Parker fugge. O forse non è così...

Ma Felix dovrà affrontare anche altro, in questo capitolo: il passato torna a bussare alla sua porta. Il passato di Parker, che viene finalmente spiegato meglio, e il proprio. Un passato dal quale pensava di essersi tirato fuori e che invece si abbatte prepotentemente su lui e Parker come potrebbe fare un tir col rimorchio carico. E Parker ci sarà ancora per salvare Felix dai suoi errori? Sarà possibile una riconciliazione tra i due?

Anche questo terzo capitolo mi è piaciuto molto ma ahimè, non come gli altri. Mi è sembrato che Felix sia un po' regredito rispetto alla maturazione avvenuta in Down Down Down ed è tornato “ragazzina in preda agli ormoni” quando uno dei due Aames è nei paraggi.
Ho molto apprezzato invece il personaggio di Parker, del quale finalmente riusciamo a scoprire anche i lati nascosti. In questo libro decide finalmente di lavorare su se stesso e lo si intuisce già dai primi capitoli. Dalle prime pagine infatti vediamo come gradualmente si lascia andare e si evolve.

«Il passato ci segna» ammette. «Ma non c'è motivo di farsi condizionare da esso, senza cercare di essere migliori.»
Oh, Parker Aames il filosofo. Mi piace!
«L'ho capito solo recentemente» continua. «Ma l'importante è arrivarci, prima o poi. Ho cercato di fare in modo di sistemare le cose nel presente, per rendere migliori le nostre vite. Sul passato non abbiamo potere, ma possiamo lavorare su ciò che abbiamo ora.»

Mi è dispiaciuto anche trovare un po' di refusi durante la lettura, perché so quanto meticolosa e attenta sia questa autrice, ma so che ha altro materiale in lavorazione e non vedo l'ora di leggerlo.

Aggiudico a Right side up 4 arcobaleni, perché la storia nell'insieme è accattivante e finalmente un po' di pezzi del puzzle vanno al loro posto, ma credo che la storia abbia perso un po' di smalto in quest'ultimo capitolo.


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