13 mar 2016

Recensione: "Hurt" di Grazia di Salvo.



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Ho iniziato questo romanzo senza troppo entusiasmo. Lo ammetto: la sinossi non mi aveva colpito. Mi sembrava la solita storia con molto amore, magari del buon sesso, ma poco dramma. E io sono la signora del dramma! Ma poi... UH! Dramma!
Partiamo dall'inizio.

Joey è un giovane cantante fiorentino, che accetta come coinquilino il classico stronzo etero, Dante. Non omofobo, ma decisamente stronzo: Dante mette a disagio Joey, fa battute di dubbio gusto, e quando Joey tenta di fare amicizia e conoscerlo, gli sbatte la porta in faccia. Come ho detto, uno stronzo. Anche se non esattamente etero: davanti a un allibito Joey, Dante ammette serenamente di essere bisessuale.
Arrivati a questo punto, con pochi capitoli letti, credevo di leggere un classico New Adult in versione M/M. Aaaahhh, quanto mi sbagliavo!

Perché Joey non è la solita ragazzina innamorata dello stronzo, che tenta di redimerlo. Non solo Joey è maschio – ma dai? -, ma non è la verginella di ferro che si mantiene per l'amore della sua vita: cancella la sua solitudine con sesso senza nome, puro sfogo fisico.
Ed è anche genuinamente gentile. La sua non è solo educazione nel mettere a proprio agio il nuovo coinquilino e ci prova davvero a conoscere Dante. Il quale, forte della sua posizione di stronzo, fa di tutto per risultare odioso. Ci riesce anche, se non fosse che è un figo da paura e Joey gli perdona tutto. Pensate che sia cretino e senza amor proprio? Vorrei dirvi che avete torto, ma...

Mi sorrise, accarezzandomi con il pollice una guancia. Il mio cuore ebbe un altro spasmo, e allora capii. Capii che, cazzo, mi stavo innamorando della persona che avevo davanti. Capii che dovevo scappare se non volevo rimanerne ferito. Capii che non volevo scappare, che volevo rimanere lì, nel mio letto, tra le sue braccia. Capii che era tutto ciò che avevo sempre desiderato fin dal primo momento in cui l’avevo visto.
Capii tutto troppo tardi, seppellendo quei pensieri nel silenzio.

La loro storia si evolve come da manuale: un tira e molla fra sguardi innamorati ed “è solo sesso!”. Quindi a rigor di logica dovrebbe essere questo il punto in cui lancio il reader e maledico gli dei dell' M/M. Ed è proprio qui che sono stata presa in contropiede: c'è qualcosa, nel passato di Dante, che mina non solo il futuro della coppia, ma anche la vita stessa dei due ragazzi. Una presenza dal passato che si fa sempre più invadente, condizionando l'umore e le reazioni di Dante.
Non vi dico altro, tranne che avrei volentieri dato una pedata nel sedere di Dante: e chiama la polizia, imbecille!

Insomma, abbiamo da un lato il tema del giovane amore, e dall'altro quello dello stalking, un tema davvero moooolto affascinante. Peccato che non sia stato trattato in maniera più approfondita, anche rispetto a quello che lo stalking ha comportato nel passato di Dante.
Nel romanzo ci sono alcuni aspetti, soprattutto di stile, che mi fanno pensare a questa come a un'opera prima dell'autrice. Non sono errori, e non hanno influenzato il mio giudizio sul romanzo, ma si nota che è possibile un margine di miglioramento.
Ma io sono infinitamente buona – annuite e nessuno si farà male – e vi dico anche cosa ho apprezzato di “Hurt”, a iniziare dalla musica. Non sono una grande appassionata di musica – apro youtube, ascolto, chiudo youtube -, ma è stato interessante vedere come la relazione fra i due ragazzi, cantante e pianista, si evolve attraverso la musica che condividono. E guardate i titoli dei capitoli: non vi ricordano qualcosa?
Un altro aspetto che ho amato è lo sfondo fiorentino della vicenda: presente, ma non opprimente. Qualche inflessione dialettale, ma senza aver bisogno di un dizionario per capire cosa dicano i personaggi. Perfetto!
Insomma, devo dare un voto. 4 arcobaleni, e un appunto: erano settimane che non riuscivo a leggere. Iniziavo romanzi stupendi e mi ritrovavo a fissare il vuoto. Questo romanzo l'ho finito in poco più di ventiquattro ore. Coincidenze? Io non credo: è davvero bello!


PINKIE

***






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