4 mar 2016

RainbowRecensione: "Laurel Heights" di Lisa Worrall.


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A un occhio estraneo, come il nostro appena fatta la loro conoscenza, sembra proprio che i detective Turner e Harrison si odino a morte. Non se ne lasciano scappare una, sempre a punzecchiarsi, sempre a giudicarsi, sempre a pensare il peggio. Il primo odia l’attitudine da “tutto casa e chiesa” di Harrison, perché questi tiene una foto della fidanzata Amanda sulla scrivania e perché esce solo con lei. Al secondo palpita sempre la vena sul collo quando sente “va bene tutto basta che respirino e a volte non serve nemmeno quello”, o quando sente Scott parlare delle conquiste della nottata. Peccato.

Già, peccato che
Amanda in realtà non esista. La foto è quella della modella già presente nella cornice. Non ci sono Amande nella vita di Will. È più il tipo da Armando per capirsi, solo che sapete com'è l’uomo in divisa, qualsiasi divisa indossi: non è il più aperto e disponibile del Creato, quindi tiene le sue propensioni per gli Armandi ben chiuse nello sgabuzzino e sfoggia invece la preferenza per la famiglia da Mulino Bianco.
E Scott? Beh, in quello che dice lui c'è del vero. È vero che esce a fare bagordi fino a tarda notte, è vero che è un tipo da una botta e via. Solo che la sua bottarella non è una biondina con un davanzale prominente. Esatto. Al dipartimento di polizia di White Plains lo sgabuzzino è bifamiliare.

E le cose sarebbero continuate così per sempre, solo che il karma è notoriamente bastardo. Il loro capo, dato che sono detective della omicidi e anche maledettamente bravi nel loro lavoro, affida a Scott e Harrison - e i loro rispettivi colleghi-, un caso spinoso e che li riguarda da vicino.
Due residenti dell’esclusivo quartiere di Laurel Heights sono stati trovati morti in casa loro. Apparentemente è un caso di omicidio-suicidio, ma un’altra coppia di residenti di quel quartiere - di cui uno dei due è il cugino del capo della omicidi - non è d’accordo con quella tesi e ha chiesto che venisse svolta un’indagine aggiuntiva.

Ora, quale è la particolarità di questo quartiere? Primo, è estremamente esclusivo e per entrarci si devono sostenere dei colloqui con gli altri residenti. Secondo, i residenti devono essere aperti alla condivisione portando il rapporto di buon vicinato a un altro livello, e ciliegina sulla torta la coppia dev’essere gay.
Calcolando che Scott e Will hanno due donne come partner, mi sembra lapalissiano chi debba andare sotto copertura. Due gay, che mascherano l’attrazione che provano l’uno verso l’altro con odio e battutine sprezzanti, e che fingono di essere etero, dovranno a loro volta fingere di essere gay e partecipare a un'orgia.
Questa vicenda ha scritto “aiutoooo pericolo apocalisse” in tutte le lingue del mondo!
Convivenza forzata, il dover dormire anche nello stesso letto – perché in quel quartiere non esiste il concetto di spazio privato, si entra e si esce dalle altrui case un po' come pare e piace –, una riunione mensile anticipata e tutto l’astio, l’acredine, lo stress troveranno sfogo in una bella maratona a due. Questa scena poi termina con la figura più barbina della storia dell’umanità. Un oopssss formato famiglia.

Il filo conduttore che lega le varie parti è il continuo darsi dei nomignoli quando l’uno pensa all’altro, tipo “Will ‘ho il fisico di un Dio greco’ Harrison”, “Scott ‘avanti un’altra’ Turner” o “Scott ‘sono talmente pieno di me che come se avessi un gemello interno’ Turner”. Questo porta ad alleggerire l’intera struttura, in modo da sembrare più un giallo-commedia che un thriller vero e proprio. Man mano che si procede con la lettura e si entra appieno in questa Wisteria Lane formato gay, aumenta la carica erotica. Secondo me mettono qualcosa nell’acqua, non è possibile che siano tutti così arrapati, e aumenta anche la voglia di vedere l’assassino marcire dietro le sbarre. Perché non si può essere così schifosi.

Libro scorrevole, personaggi principali molto maschio alfa, bei dialoghi. Unico appunto, ma credo sarò una mosca bianca, avrei fatto a meno di un paio di scene di sesso. Il finale è sincopato e ti lascia in sospeso fino all’ultimo e questo è un gran pregio.
Per non parlare dell’epilogo! Dovrebbero mettere un banner di avvertimento:
Attenzione! La lettura dell’epilogo può portare a cedimenti di mandibola, espressione attonita e imitazione di un pesce fuor d’acqua per minimo cinque minuti.”

Il mio voto finale e complessivo è 4 arcobaleni!



May the multicolor be with you

***


1 commento:

  1. È piaciuto molto anche a me!!! Non vedo l'ora di leggere il seguito...lo voglio ORA!

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