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È il primo libro di
questo autore che leggo e dalla trama poteva sembrare il solito
clichè alla Pretty Woman, dove il giovane e ricco magnate tutto
cuore dà asilo a un intimorito senzatetto, scappato da una famiglia
troppo presa da se stessa per accorgersi del gioiello che avevano tra
loro.
In un certo senso la
storia d'amore in sé non rappresenta
una elaborazione originale
della tematica del ricco e del povero. Anzi, dopo le scintille e i
dubbi iniziali che rendono la lettura dinamica, intensa e
interessante, il rapporto tra i due protagonisti, Gabriel e Todd,
diventa una collina in discesa senza ostacoli o con dei finti
ostacoli, che nulla possono davanti all'amore incondizionato tra i
due personaggi.
Se fosse solo per la
storia d'amore e la sua evoluzione giudicherei questo libro come il
classico romance rosa da lettura fresca, divertente e poco impegnata.
Tuttavia il background della narrazione e la storia personale di
entrambi i protagonisti non mi permette di liquidare “Il ragazzo
che venne dal freddo” come una semplice lettura leggera e
rilassante.
Todd è scappato da una
famiglia oppressiva e dai ricordi, incalzati dalla voce di una
coscienza portatrice delle parole bigotte del patrigno, che mettono
in continuazione dubbio la sua sessualità e idea di etero convinto.
Ritrovandosi nel bel mezzo di una tormenta di neve, senza una casa
nella quale rifugiarsi e una speranza a cui aggrapparsi, crede ormai
di essere arrivato alla fine della propria vita.
Il percorso di Todd ci
mette davanti alla realtà dei senzatetto, ma soprattutto davanti a
quella realtà che non permette più, ai giovani, di investire nei
propri sogni e nel proprio talento, per riuscire a condurre una vita
non dico agiata, ma almeno felice e soddisfacente. Acquisire
attraverso occhi giovani occhi la dimensione dei ragazzi pronti a
vendere il proprio corpo e mettere in pericolo la propria salute,
soprattutto praticando sesso non sicuro, pur di poter mettere sotto i
denti poche briciole indispensabili per continuare a vivere una vita
di stenti.
Todd non è l'unico a
scontrarsi con questa dura realtà: lo è anche Gabriel. Il giovane
imprenditore con un grande cuore e un'inclinazione a raccattare ogni
tipo di randagio, ci presenta questa stessa tematica da un punto di
vista diverso e soprattutto saturo di sentimenti romantici e
tradimento.
Infatti il nostro angelo
salvatore si innamorò di un giovane cucciolo abbandonato, ma il suo
amore non corrisposto lo portò ad assiste a un tradimento
spaccacuore.
Questo episodio segna
Gabriel nel profondo ed è anche uno dei non-ostacoli, di cui ho
parlato prima, alla sua relazione con Todd.
A questa realtà fatta di
sacrifici, si aggiunge quella delle famiglie troppo prese dalla
propria avidità e dal proprio mutismo, per rendersi conto che stanno
privando della luce un diamante grezzo.
Le tematiche secondarie
del racconto rendono interessante una lettura altrimenti piatta e
priva di colpi di scena.
Devo fare un appunto su
Peter, mentore di Gabriel, colui che ha salvato e a sua volta è
stato salvato dando la possibilità a due ragazzi di poter dar vita
alle loro potenzialità. Peter è il personaggio che porta il
sorriso sulle labbra del lettore e una stravaganza snob per nulla
pesante
e antipatica, fatta di citazioni colte sempre giustificate da
azioni o sentimenti. Questo uomo è il grillo parlante della storia.
Il mio voto finale,
tenendo conto del mix tra classico e tematiche forti, è di quattro
arcobaleni, perchè voglio premiare l'aver trattato un tema e dei
sentimenti drammatici con un piglio non pressante e cupo, ma con una
finta leggerezza che permette al lettore di capire una realtà
lontana dall'immaginario comune, così come la speranza di poter
conseguire i propri sogni senza venir meno alla propria persona e
alla propria etica. Potrei riallacciarmi alla “fuga di cervelli”
a cui assistiamo in Italia, ma questa è un'altra storia.
PS: Volevo inoltre
informarvi che alla fine della storia si trova una bellissima poesia,
Sboccia all’indietro di Michael Lee, che racchiude il cuore di “Il
ragazzo che veniva dal freddo” e dalla quale sono presi i passaggi:
Siamo diventati
ombrelli, sottosopra,
che prendono la
pioggia come se avessimo dimenticato il nostro scopo.
Morsi&Stritolamenti da Bubbetta.
***
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