22 feb 2016

BubbaRecensione in anteprima: "Il ragazzo che veniva dal freddo" B.G. Thomas.


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È il primo libro di questo autore che leggo e dalla trama poteva sembrare il solito clichè alla Pretty Woman, dove il giovane e ricco magnate tutto cuore dà asilo a un intimorito senzatetto, scappato da una famiglia troppo presa da se stessa per accorgersi del gioiello che avevano tra loro.
In un certo senso la storia d'amore in sé non rappresenta
una elaborazione originale della tematica del ricco e del povero. Anzi, dopo le scintille e i dubbi iniziali che rendono la lettura dinamica, intensa e interessante, il rapporto tra i due protagonisti, Gabriel e Todd, diventa una collina in discesa senza ostacoli o con dei finti ostacoli, che nulla possono davanti all'amore incondizionato tra i due personaggi.

Se fosse solo per la storia d'amore e la sua evoluzione giudicherei questo libro come il classico romance rosa da lettura fresca, divertente e poco impegnata. Tuttavia il background della narrazione e la storia personale di entrambi i protagonisti non mi permette di liquidare “Il ragazzo che venne dal freddo” come una semplice lettura leggera e rilassante.

Todd è scappato da una famiglia oppressiva e dai ricordi, incalzati dalla voce di una coscienza portatrice delle parole bigotte del patrigno, che mettono in continuazione dubbio la sua sessualità e idea di etero convinto. Ritrovandosi nel bel mezzo di una tormenta di neve, senza una casa nella quale rifugiarsi e una speranza a cui aggrapparsi, crede ormai di essere arrivato alla fine della propria vita.
Il percorso di Todd ci mette davanti alla realtà dei senzatetto, ma soprattutto davanti a quella realtà che non permette più, ai giovani, di investire nei propri sogni e nel proprio talento, per riuscire a condurre una vita non dico agiata, ma almeno felice e soddisfacente. Acquisire attraverso occhi giovani occhi la dimensione dei ragazzi pronti a vendere il proprio corpo e mettere in pericolo la propria salute, soprattutto praticando sesso non sicuro, pur di poter mettere sotto i denti poche briciole indispensabili per continuare a vivere una vita di stenti.

Todd non è l'unico a scontrarsi con questa dura realtà: lo è anche Gabriel. Il giovane imprenditore con un grande cuore e un'inclinazione a raccattare ogni tipo di randagio, ci presenta questa stessa tematica da un punto di vista diverso e soprattutto saturo di sentimenti romantici e tradimento.
Infatti il nostro angelo salvatore si innamorò di un giovane cucciolo abbandonato, ma il suo amore non corrisposto lo portò ad assiste a un tradimento spaccacuore.
Questo episodio segna Gabriel nel profondo ed è anche uno dei non-ostacoli, di cui ho parlato prima, alla sua relazione con Todd.

A questa realtà fatta di sacrifici, si aggiunge quella delle famiglie troppo prese dalla propria avidità e dal proprio mutismo, per rendersi conto che stanno privando della luce un diamante grezzo.
Le tematiche secondarie del racconto rendono interessante una lettura altrimenti piatta e priva di colpi di scena.

Devo fare un appunto su Peter, mentore di Gabriel, colui che ha salvato e a sua volta è stato salvato dando la possibilità a due ragazzi di poter dar vita alle loro potenzialità. Peter è il personaggio che porta il sorriso sulle labbra del lettore e una stravaganza snob per nulla pesante 

e antipatica, fatta di citazioni colte sempre giustificate da azioni o sentimenti. Questo uomo è il grillo parlante della storia.

Il mio voto finale, tenendo conto del mix tra classico e tematiche forti, è di quattro arcobaleni, perchè voglio premiare l'aver trattato un tema e dei sentimenti drammatici con un piglio non pressante e cupo, ma con una finta leggerezza che permette al lettore di capire una realtà lontana dall'immaginario comune, così come la speranza di poter conseguire i propri sogni senza venir meno alla propria persona e alla propria etica. Potrei riallacciarmi alla “fuga di cervelli” a cui assistiamo in Italia, ma questa è un'altra storia.


PS: Volevo inoltre informarvi che alla fine della storia si trova una bellissima poesia, Sboccia all’indietro di Michael Lee, che racchiude il cuore di “Il ragazzo che veniva dal freddo” e dalla quale sono presi i passaggi:

Siamo diventati ombrelli, sottosopra,
che prendono la pioggia come se avessimo dimenticato il nostro scopo.

Morsi&Stritolamenti da Bubbetta.

***


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