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Sono
delusa. Ebbene sì: ho letto la Lane e sono delusa. Incredibile,
vero? Neanche io ci credevo: con la Lane si va sempre sul sicuro, se
si cerca qualcosa che ti distrugga intimamente. Questo racconto
invece... Ma andiamo con ordine!
Donnie
è solo un sedicenne, all'inizio del racconto. Vede Alejandro,
coinquilino di sua sorella maggiore, durante un trasloco e rimane
folgorato. Sono gay! Donnie si ritrova a sbavare sul ragazzo, e così
si rende conto non solo di avere una cotta per Yandro, ma anche che
il suo occhieggiare i compagni di squadra sotto la doccia non è
esattamente da etero.
Donnie
non passava certo il tempo a squadrare gli altri ragazzi nello
spogliatoio, no?
Beh,
a eccezione di Chase, perché l’uccello di Chase gli arrivava quasi
a metà coscia quand’era bagnato dalla doccia e, diciamolo, quale
ragazzo non avrebbe voluto vederne uno lungo così? Non significava
che fosse gay; era semplicemente curioso. Tutti vogliono sapere come
sono fatte le altre persone, no? Perché l’uccello di Chase era
lungo e grosso, mentre quello di Kevin era corto ma più grosso, e
Donnie aveva provato a immaginarlo nella bocca di un raga... di una
ragazza. Quelle labbra morbide e rosee sarebbero riuscite a prenderlo
tutto? Si sarebbe visto il filo di barba bionda di Chase mentre lui
gli prendeva in bocca l’affare? Non era mica una cosa da gay... era
una cosa da uomini, giusto?
Donnie
è in quella fase della vita dei maschi in cui sono praticamente
delle erezioni ambulanti, confusi e ipersensibili a qualsiasi cosa.
Una scatola di cereali? EREZIONE! Una penna? EREZIONE! Un paio di
calzini con un pesce ricamato sopra? DOPPIA EREZIONE! Se poi si
tratta dei calzini di Yandro...
“Alejandro
Castellano, il grande tombeur des hommes,” si rispose lei da sola,
con un sorrisetto malizioso. “Per una nottata, ne vale la pena: una
sola è davvero abbastanza!”
Alejandro,
di professione ballerino e puttaniere, è tutto ciò che sogna
Donnie. Ma cosa sogna Yandro? I colori, ecco cosa. La sua vita è
agiata e piatta, bianca come il suo appartamento e i suoi animali da
compagnia, e tutto ciò che vuole è qualcuno che schizzi – scusate
il doppiosenso – un po' di colore nella sua vita. Immaginate la sua
sorpresa quando si rende conto che quel qualcuno è il fratellino,
ormai non più molto -ino, della sua coinquilina.
Era
uno stupido – stupido come una capra – nelle relazioni. Aveva una
bella casa, dei bei mobili, persino una bella vita all’università
e con la compagnia di ballo... ma in quella bella vita bianca,
sentiva ancora il bisogno di un secchio di colori e un pennello per
spruzzarli in giro.
Insomma,
le premesse per una bella storia strappalacrime c'erano eccome: il
ragazzino con quasi nessuna esperienza, l'uomo che ha tutto ma non ha
nulla. Eppure qualcosa si è perso in questo racconto, fra un orgasmo
e l'altro. Non fraintendetemi: il sesso va bene! Se poi si parla di
un ragazzo giovane e alle prime esperienze, è indispensabile. Donnie
è un orgasmo su gambe, che si aggira in attesa di esplodere, quindi
è giusto che ci sia molto sesso. Ma non può ridursi tutto a quello!
Non quando la Lane ci dona due personaggi con così tanto potenziale.
Insomma,
3 arcobaleni. Non riesco a dare di più a questo racconto, che è
riuscito addirittura ad annoiarmi al ventisettesimo rapporto
sessuale. Peccato, perché mi aspettavo molto di più da un racconto
legato, non vi dico come, a “Chase nell'ombra”, oltremodo
stupendo.
PINKIE
***
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