15 set 2015

RainbowRecensione: "Tatuaggi e tazze da tè" di Anne Martin.

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TITOLO: Tatuaggi e tazze da tè

TITOLO ORIGINALE: Tattoos & Teacups

AUTORE: Anne Martin

CASA EDITRICE: Dreamspinner Press

 SINOSSI:

 

Sedici anni fa, ancora adolescente, Robert McKinnon ha lasciato la nativa Scozia e si è trasferito in America. Il professor McKinnon non si è mai veramente ambientato nella sua nuova casa, né ha mai trovato il proprio posto su questa sponda dell’oceano. Forse sta invecchiando presto, ma ha il suo gatto e i suoi libri, ed è tutto ciò di cui ha bisogno.

Poi Chris Ford irrompe nella sua vita come un ciclone. Il giovane è l’esatto opposto del placido, cortese professore. Vivaci tatuaggi ricoprono la sua pelle, ha un taglio di capelli alla moicana e suona la batteria in un gruppo rock. Rappresenta però una pennellata di colore nel mondo in bianco e nero di Robert, che si rivela essere l’unica persona su cui Chris può fare affidamento. A dispetto delle innumerevoli ragioni per cui la loro relazione non dovrebbe funzionare, in qualche modo invece sembra decollare.

Anche se Robert non sta cercando l’amore – soprattutto non con qualcuno più giovane di lui di quasi dieci anni – non può negare che stare con Chris sia divertente. Talvolta, però, lo spirito libero del ragazzo fa sentire Robert emotivamente fragile. Se i due non riusciranno a trovare un equilibrio tra tatuaggi e tazze da tè, il loro rapporto non sopravvivrà, e neppure la ritrovata brama di Robert per la vita.

 LA RAINBOW OPINIONE:

 Questa volta non sono io che scrivo la mia opinione sul libro. Questa volta sono io che chiedo a voi un aiuto. Un aiuto per capire se è colpa mia o se è normale che con qualche libro non ci sia alchimia, non ci sia quel click che scatta in testa e che ti fa bramare la lettura e sospirare.

Con questo libro il click non c'è stato. Nemmeno un'eco lontana.

E non si tratta della storia, perché differenti età, estrazioni sociali, stili di vita, sono delle tematiche affascinanti. Robert è un posato, tranquillo professore universitario (anche se ha da poco superato in 30 anni, non certo un'età da prepensionamento, ma le anime antiche sono sempre esistite, quindi perché lamentarsene) che non vive una vita fatta di routine. Vive una gigantesca routine che chiama vita.

Chris è tutto il contrario. Poco più che ventenne, con l'argento vivo addosso e voglia di fare e di esplorare.

Il loro incontro non potrà che portare una scossa di magnitudo livello big one nella vita di Robert.

 

Quindi, direte, perché cavolo hai bisogno del nostro aiuto se le premesse sono queste? Perché la storia è asettica, piatta. Non c'è sentimento. Almeno, io non ne ho percepito alcuno. Quando Chris dice a Robert di amarlo sembrava gli avesse detto "passami il sale". I problemi non mi sono mai sembrati così problematici, non c'è mai stato un momento, in tutta la lettura, dove abbia provato un sentimento superiore a 'quanto manca alla fine?'. Le paturnie di Robert, i sentimenti di Chris, le scene d'amore: tutto mancava di quel non so che per renderlo umano.

Per associazione di idee, se qualcuno mi dice tatuaggi e tazze di tè, a me viene subito in mente sterile. L'ho trovato un libro senz'anima. E di questo me ne dispiace, soprattutto perché la storia era interessante.

Quindi, vi prego, ditemi voi: perché vi è piaciuto? Perché a me non ha dato nulla? Cosa mi è mancato?

Il mio giudizio – e mi dispiace da matti darlo ma non mi sentirei a posto con me stessa se mentissi – è 2 arcobaleni.

2 arcobaleni


 May the multicolor be with you


***


 

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