
DATA DI PUBBLICAZIONE 16 GIUGNO
AUTORE: Allison Cassatta
TITOLO: Peccato e seduzione
CASA EDITRICE : Dreamspinner press
SERIE: Peccato e Seduzione Libro 1
PAGINE: 259
Dorian Grant è il re della malavita di New Orleans, ma non è un mafioso e non gli piace essere considerato tale. È semplicemente uno spietato uomo d’affari che chiunque con un po’ di cervello ci penserebbe due volte prima di tentare di fregare. La vita a New Orleans si fonda tutta sul peccato e il violento e irascibile Dorian i peccati li ha commessi tutti.
Ma non tutti i peccati a New Orleans lasciano l’amaro in bocca: una notte Dorian scopre un uomo, dal nome d’arte di Sweet Heat, che entra nella sua vita ballando in un locale chiamato Peccato e Seduzione. Dorian si aspetta un incontro piccante. Sicuramente non sta cercando una relazione, e di certo non con qualcuno come Jansen, che mette sottosopra il cupo mondo organizzato di Dorian.
Ora Dorian si trova a fare pressione su Jansen perché questi lasci il suo lavoro, dal momento che non riesce a sopportare il pensiero che altri uomini tocchino ciò che è suo. Ovvio, Jansen vuole un compromesso – dopotutto, anche il lavoro di Dorian è pericoloso. Ma il ballerino si renderà conto di quanto lo sia davvero solo quando sarà troppo tardi.
LA MIA OPINIONE:
“Peccato e seduzione” può sembrare la classica storia d’amore tra l’uomo cattivo e il ragazzo ingenuo e sottomesso (quello che nei film horror solitamente corre a braccia aperte verso il pericolo o apre la porta che NON deve aprire. Di solito è anche biondo, e fa una fine parecchio brutta), ma quando questo ragazzo è Jansen, ballerino di un night-club, e l’uomo cattivo è Dorian, boss mafioso con molti omicidi alle spalle, la storia non potrebbe che promettere bene.
Le prime pagine ci dicono che non abbiamo troviamo davanti un Uomo Nero da filastrocca, ma un vero Boogie-man sanguinario, allibratore e calcolatore pronto a tutto pur di salvaguardare i propri affari.
Per quanto riguarda Jansen, pur essendo stato vittima di una grave violenza, e nonostante il lavoro che si trova a fare, ci viene presentato come una persona dall’animo romantico e puro.
Viene da chiedersi come faccia Jansen a dare a Dorian il suo amore incondizionato pur avendo subito uno stupro violento (dettaglio da non dimenticare quando l’oggetto del proprio amore è un uomo a sua volta violento e pericoloso)? Succede perché Jansen riesce a vedere in Dorian il ragazzino che ad appena tredici anni ha perso la madre e si è dovuto scontrare con la scomoda eredità lasciatagli dal padre. Ed è proprio grazie a questa rivelazione che si ha la svolta, ovvero un Jansen che si oppone e tiene testa a Dorian, anche e forse soprattutto durante i suoi scatti d’ira, esponendo il suo desiderio di libertà. È in questi casi che insieme alla paura si vede in Jansen a sprazzi un minimo istinto di sopravvivenza.
Sì, proprio a sprazzi, perché pur essendo Jansen spaventato da Dorian non viene mai approfondito l’impatto del ragazzo dal passato traumatico con una vita tanto violenta. Anzi, direi che in alcuni punti la storia è persino soffocata dalle dichiarazioni di amore incondizionato fra i due, tanto da risultare un filo irrealistiche in certi casi. Come può un ragazzo stuprato gettarsi fra le braccia di un uomo violento e delinquente? È sicuramente possibile, ma purtroppo il come e il perché passano in secondo piano rispetto alle dichiarazioni d’amore. Infatti il libro in alcune parti, soprattutto quando c’è da delineare il rapporto tra i due, mi è sembrato poco dettagliato e decisamente frettoloso, con poca analisi delle diatribe interiori dei protagonisti.
Ma su questo dettaglio non voglio infierire troppo essendo il primo di tre volumi. Quindi la mia speranza è che nei prossimi libri si approfondisca la vita da mafioso di Dorian e si ponga l’accento sulla dicotomia purezza/violenza, perché proprio questo aspetto della storia può promettere bene.
Questo è un libro che consiglio fortemente agli inguaribili romantici che sanno che non sempre è bene sacrificare la propria libertà, ma a causa dell’eccessivo romanticismo a scapito di tutte le altre dinamiche di coppia sono costretta a dargli solo due arcobaleni e mezzo. Mi riservo di cambiare idea quando avrò letto i successivi romanzi della serie.
Morsi & Stritolamenti da Bubbetta.
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